Per la 29enne che accoltellò due donne alla Manor di Lugano si profila il processo.
LUGANO - A poco più di un anno dai fatti - era il 24 novembre del 2020 - è stata chiusa l'inchiesta che riguarda la 29enne che aveva accoltellato due donne al quinto piano della Manor di Lugano.
La presunta jihadista si avvia quindi a un processo nel quale dovrà rispondere dei reati di tentato assassinio (subordinatamente tentato omicidio) e lesioni gravi. Ma non solo. Perché come anticipato dalla Rsi, Elisabetta Tizzoni, la procuratrice federale incaricata del caso, ha pure prospettato il rinvio a giudizio della 29enne pure per il reato di violazione della legge che vieta i gruppi Al Qaida e Isis.
La giovane, infatti, subito dopo aver colpito le due donne, definì il suo agire come un atto terroristico premeditato. Un'affermazione, questa, contestata dal legale della giovane (per la quale è stata ravvisata una scemata imputabilità di grado medio da parte di un perito psichiatrico) che ha di nuovo ribadito che «non si è trattato di un atto terroristico».