È cominciata la protesta organizzata dai sindacati.
BELLINZONA - «Basta!». È la parola d’ordine scelta da VPOD, OCST e SIT per chiamare a raccolta i lavoratori del settore pubblico e parapubblico e gli studenti. E in centinaia sono scesi in piazza a Bellinzona «per le pensioni e contro i tagli salariali». Il corteo, partito dalla stazione, si è man mano ingrossato ed è approdato a piazza Governo. Gli organizzatori parlano di migliaia di persone.
Nel mirino della protesta, in particolare, le misure di risparmio annunciate dall’esecutivo nel preventivo 2024 (che non sarà discusso dal Parlamento a dicembre, ma slitterà al prossimo anno). Per gli organizzatori della protesta, «i tagli salariali previsti per il prossimo anno diminuiranno fino al 3% il potere d’acquisto di impiegati cantonali, docenti cantonali e comunali e funzionari di polizia». In particolare «subiranno il mancato carovita, la riduzione salariale del 2% (“contributo di solidarietà”) oltre la quota salariale di 60’000 franchi».
Per VPOD, OCST e SIT, la stangata «colpirà anche gli enti sussidiati dello Stato: ospedali, cliniche, enti socio sanitari, socio educativi e il settore universitario. In particolare il mancato carovita diminuirà fino al 2% il potere d’acquisto nel 2024». E «nel 2025 lo scenario si ripeterà».