Un sondaggio di asmac evidenzia la presenza di sistemi informatici macchinosi e poco efficienti. Formulate anche alcune proposte
BELLINZONA - Secondo molti, i medici passano troppo tempo al pc, presi tra mille incombenze burocratiche. Non si tratta solo di una visione dei pazienti, anzi: un sondaggio dell'Associazione Ticinese dei Medici Assistenti e dei Capi-clinica (asmac) tra 500 tra medici assistenti e capoclinica conferma che la burocrazia in genere fa perdere molte ore e che si potrebbero ottimizzare i sistemi informatici, oltre che pensare a soluzioni come una «cartella clinica valida per tutta la Svizzera, alla quale tutte le cliniche possano accedere» o un «sistema informativo ospedaliero (SIO) unico per tutta la Svizzera».
Dal sondaggio, risulta che le mansioni che sono ritenute maggiormente causa di impiego eccessivo di tempo sono la redazione di rapporti e il reperimento di informazioni sui pazienti. Un problema sentito è la mancanza di direttive uniformi per la registrazione delle informazioni e dei dati. Le procedure per inserirli infatti sono macchinose e complesse, con sovente la necessità di ripetere la stessa indicazione più volte (lo ha detto il 40% degli intervistati), con, peraltro, sistemi informatici che si bloccano facilmente, richiedendo di ricominciare da capo, e che fanno perdere quanto inserito se qualcun'altro vi accede. La richiesta di documentazione difensiva e la richiesta dei superiori la richiesta di documentare ampiamente e in modo dettagliato è ritenuta eccessiva da quasi la metà di coloro che hanno risposto al sondaggio (45%), oltre al fatto che servono sempre più rapporti per le casse malati e le assicurazioni, nonché certificati medici.
Anche la registrazione dei medicamenti è stata vista come un tasto dolente, citata da quasi il 60% dei medici assistenti e capoclinica. Il sistema usato è considerato inefficiente e richiede troppi click, mentre la procedura per inserire medicinali non presenti nell'ospedale o nel sistema è ritenuta scomoda.
Gli interpellati hanno espresso anche suggerimenti per migliorare, tra cui spicca la richiesta di direttive chiare sul tipo di documentazione e sulla sua estensione, col desiderio di limitarla al minimo rendendo disponibili dei moduli di testo predefiniti. Come accennato, una cartella clinica cui ogni clinica possa accedere e un SIO unico sono ben visti. asmac, alla luce di questi risultati, sostiene la cartella informatizzata del paziente (CIP) e il programma Digisanté della Confederazione, con lo scopo di «essere in grado di fornire agli ospedali idee su come risparmiare ore di lavoro a favore della conciliabilità, nonché del perfezionamento professionale medico e dell’aggiornamento continuo in campo medico».