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SAVOSA

Bimbo di tre anni investito da un'auto: «Era in una pozza di sangue»

Il piccolo si stava recando con la madre a prendere la sorella alle elementari: «In quella stradina bisogna andare a passo d'uomo».
TiPress
Bimbo di tre anni investito da un'auto: «Era in una pozza di sangue»
Il piccolo si stava recando con la madre a prendere la sorella alle elementari: «In quella stradina bisogna andare a passo d'uomo».

SAVOSA - Diverse fratture al volto, tre denti rotti e un'emorragia superficiale del cervello che ha causato una fuoriuscita interna di sangue. È questo il referto medico del bambino di tre anni investito da un’auto, venerdì 28 febbraio, mentre si recava con la madre dalla sorella alla scuola elementare di Savosa.

Un dramma in Via Cantonale - «Ero andata a prendere il piccolo all’asilo e insieme stavamo camminando verso le elementari per recuperare l’altra figlia», ci ha spiegato la madre. Poi, poco prima delle 16, il dramma. «Non ho sentito l’auto che arrivava. Nessuno l’ha sentita. Era elettrica».

La strada verso il centro scolastico, in Via Cantonale, è a senso unico, senza uscita e priva di marciapiede. «Lui camminava al mio fianco. Il conducente, un genitore che si stava recando a prendere i figli, non si è accorto di averlo colpito e stava continuando verso il piazzale. Si è fermato quando con un’altra mamma abbiamo iniziato a urlare. Solo in quel momento ho tirato fuori il piccolo da sotto il veicolo, la testa era a pochi centimetri dallo pneumatico posteriore. La macchina l’ha colpito in pieno viso. È caduto ed è stato schiacciato dalla ruota anteriore». 

«Una pozza di sangue» - E poi ambulanze, polizia e il panico naturale di un genitore che si trova con il figlio «in una pozza di sangue». La Polizia cantonale, da noi contattata, ha confermato l’accaduto: «Per cause che l’inchiesta dovrà stabilire, un’autovettura che circolava su Via Cantonale ha urtato un bambino mentre camminava a sinistra della carreggiata, dove non è presente un marciapiede». Sul posto sono intervenuti agenti della Polizia cantonale e in supporto la Polizia Ceresio Nord, e i soccorritori della Croce Verde di Lugano. «Informiamo che il conducente si è fermato subito dopo aver urtato il piccolo. Il bambino è stato trasportato in ospedale per le verifiche del caso e ha riportato leggere ferite», ha concluso la Polizia. 

Ferite leggere che però hanno costretto il piccolo a quattro giorni di ospedale. La famiglia ha potuto lasciare la struttura di Bellinzona solo ieri. «Si sta riprendendo. Fortunatamente le fratture non sono gravi e non hanno necessitato di un intervento», ci ha spiegato la madre. «Verrà monitorato nei prossimi giorni, ma secondo quanto ci hanno spiegato i medici, il sangue rilasciato nel cervello dovrebbe venire assorbito. Il medico ha detto che è un bambino miracolato, ha un angelo custode. Speriamo ora che non abbia conseguenze gravi in futuro e che l’incidente non comprometta la sua crescita».

La denuncia - Detto questo, la famiglia procederà per vie legali. «Sporgeremo denuncia. Sono consapevole che gli incidenti possono capitare. Ma non in queste condizioni. Non in una strada piena di bambini vicino a una scuola elementare alle quattro di pomeriggio del venerdì prima delle vacanze di carnevale. Poteva essere evitato, bastava prestare attenzione, tenere gli occhi sulla strada e procedere a passo d’uomo. E lui non viaggiava a passo d’uomo».

E ancora: «Il posto più sicuro per i nostri bambini deve essere l’istituto scolastico. Non possono avere il timore di entrare e uscire». 

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