Cerca e trova immobili

BELLINZONA«No a un attacco pericoloso all'italianità»

10.03.23 - 09:26
Raoul Ghisletta sul tema del tedesco nella prima media: «Lascia stupefatti il rapporto di Lega dei Ticinesi e PLR»
Foto TiPress
«No a un attacco pericoloso all'italianità»
Raoul Ghisletta sul tema del tedesco nella prima media: «Lascia stupefatti il rapporto di Lega dei Ticinesi e PLR»

BELLINZONA - «Lascia stupefatti che un rapporto firmato da commissari della Lega dei Ticinesi e del Partito liberale radicale ticinese, che ha come scopo di introdurre il tedesco nella prima media, sferri un attacco all’italianità del Cantone, lasciando libero campo all’insegnamento in lingue non italiane nelle scuole private».

Esordisce così Raoul Ghisletta intervenendo nel dibattito che si sta diffondendo anche nell'opinione pubblica sul tema dell'insegnamento del tedesco in prima media. E ricorda che la Costituzione cantonale dice che «agli allievi in età d'obbligo scolastico l'insegnamento dev'essere impartito di principio in lingua italiana» e che «il Cantone Ticino è una repubblica democratica di cultura e lingua italiane».

Per Ghisletta «non si può scalfire questa peculiarità e forza culturale del Cantone, come fa in modo inconsulto il decreto legislativo allegato al rapporto di maggioranza. Anzi - aggiunge - occorre invece riprendere in modo coerente il principio giuridico dell’obbligo dell’insegnamento prevalentemente in lingua italiana anche nelle varie scuole private: obbligo che è legittimo, in quanto ha lo scopo di evitare il rischio di un inforestierimento linguistico, indica una sentenza del Tribunale federale».

 

 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

One72 1 anno fa su tio
Ma è proprio così difficile capire di cosa parla l'articolo.......... L'articolo si riferisce all'insegnamento che in generale in Ticino deve essere fatto in italiano, e non in un' altra lingua. Non riguarda le lingue secondarie che si possono imparare.

Swissabroad 1 anno fa su tio
Io dico solo che in certe (molte) scuole della Lombardia e nord Italia in generale il tedesco si studia già dalla 1 media.

Heinz 1 anno fa su tio
Risposta a Swissabroad
Poche, domina giustamente l'inglese come seconda lingua

Swissabroad 1 anno fa su tio
Risposta a Heinz
Begli ultimi anni sono state tante scuole medie ad adottare il tedesco dalla prima. Mio figlio per esempio.

Duca72 1 anno fa su tio
«il Cantone Ticino è una repubblica democratica di cultura e lingua italiane». Parole sante!

flame 1 anno fa su tio
Risposta a Duca72
È letteralmente il primo articolo della "Costituzione della Repubblica e Cantone Ticino"

Mattiatr 1 anno fa su tio
Forza culturale data dalla lingua italiana? Una lingua non rappresenta nemmeno lontanamente un carattere additivo o restrittivo della ''forza culturale'' di una società (qualsiasi cosa sia). Di fatto i Ticinesi lavorano a stretto contatto con gli svizzero tedeschi e a dipendenza del settore pure con gli abitanti del resto del mondo. Ciò comporta che l'italiano serve a parlare con 60 milioni di persone, abitanti una nazione in declino, inglese e tedesco invece con i nostri connazionali e con centinaia di milioni di persone (non solo anglofone). Quindi vogliamo andare avanti con questa baggianata dell'italiano lingua superiore (di derivazione fascista, vai a capire perché pure noi ci crediamo) oppure vogliamo approfondire la conoscenza di lingue più utili se non fondamentali?? Basta baggianate per favore.

Heinz 1 anno fa su tio
Risposta a Mattiatr
Che confusione: confondi la tua lingua madre con le lingue usate nel mondo del lavoro (comparare l'importanza dell'inglese nel mondo con il tedesco poi fa ridere, negli ambienti lavorativi scientifici a Zurigo si parla inglese, se poi vuoi fare l'imbianchino nelle periferie si.. li serve il dialetto tedesco). Quanto all'associazione dell'italiano con il fascismo siamo alle stupidaggini... se poi parliamo di queste cose esaltando il tedesco con il suo pesante passato...lasciamo perdere. Certo che 500 anni di colonia svizzerotedesca a sud delle alpi si fanno sentire... non vedete altro futuro che lavorare per i zucchini, mah...

Maratoneta 1 anno fa su tio
Risposta a Mattiatr
Italiano, lingua di derivazione fascista??? Credo, anzi ne sono convinto che dovresti ritornare sul banco di scuola, imparato zero di quel poco che ti avranno insegnato. La lingua italiana è parte della nostra cultura, se preferisci il tedesco, “che certamente tu non saprai” questa è in alta storia, anzi il dialetto perché in Svizzera interna parlano solo quello, Schwyzerdütsch…… Scrivi anche di nazione in declino??? Infatti vedi Regno Unito, Francia ecc ecc nazioni in espansione…..per quello che riguarda la piccola Svizzera tedesca, da te molto ammirata il lavoro che può o potrà offrire ai giovani laureati sarà molto limitato, non vedo grandi prospettive, la Lombardia è più grande di tutta la Svizzera e ci sono molti laureati che migrano per lavorare, informazione, manca informazione, però in compenso c’è molto campanilismo.

Sciguetto 1 anno fa su tio
Risposta a Mattiatr
Toh, che strano… si associa l’italiano al fascismo (vabbè, dai, oggi è tutto fascista…), ma si glorifica il tedesco che ha origini ben peggiori… comunque che in Svizzera interna si parli il buon tedesco è davvero un favola. Ho lavorato parecchio tempo a Zurigo e le frasi giornaliere erano: “mi piacerebbe parlare il buon tedesco come te” e/o “oggi c’è il nostro collega ticinese perciò cerchiamo di parlare tutti in buon tedesco”.

Mattiatr 1 anno fa su tio
Risposta a Maratoneta
Maratoneta non ho scritto che l'italiano è una lingua di derivazione fascista. Ho detto che l'esaltazione della lingua italiana (non si sa bene per quale motivo) è un atteggiamento ereditato dagli italiani dalla propaganda fascista (che a sua volta trova origini nel risorgimento italiano). Detto questo sì, l'Italia è una nazione in declino che fatica a modernizzarsi e ad innovare, ciò non significa che altre nazioni siano migliori. L'Inghilterra è troppo sbilanciata sul settore finanziario e la Brexit ha fatto dei danni che oggi iniziano ad emergere, mentre la Francia soffre un Walfare troppo costoso e l'invasività dello stato nell'economia (molto presente tra l'altro in Italia). Ciò non vuole screditare la nazione italia, semplicemente questa enfasi sull'italiano che sta crescendo in Ticino del tutto inutile, a me sembra ovvio che sia più utile dare importanza ad inglese e tedesco perché come scritto sono lingue ben più determinanti per l'accesso alla formazione (universitaria) e a molti mercati oggi centrali (informatica, finanza, ...). Poi che la Lombardia nel contesto italiano sia un eccezione (di cui stupirsi vista la mole di burocrazia, le tasse e la qualità dei servizi) è vero com'è vero che ha una popolazione superiore della Svizzera.

Mattiatr 1 anno fa su tio
Risposta a Heinz
Il tedesco serve per un discorso interno, inoltre ci sono settori molto interconnessi con la svizzera tedesca. L'edilizia è il primo che mi viene in mente, ma ce ne sono altri. Inoltre per una mobilità interna alla nazione sicuramente è più utile saper comunicare in hoch deutsch piuttosto che leggere testi antichi italiani tanto per fare i finti intellettuali (quelli li si può tranquillamente recuperare in seguito privatamente). Il legame col fascismo è facile da spiegare, data l'esaltazione della lingua che hanno ereditato dal risorgimento. Il riferimento era alla particolare enfasi che Ghisletta pone sull'importanza dell'italianità e della lingua (ma dove). Basta recuperare un paio dei discorsi di Mussolini sul tema, oltre alla creazione di nuovi termini per limitare l'uso di quelli stranieri (autocarro, ...). Sul finale ti faccio notare che in Svizzera centrale (Zurigo, Zugo, ...) c'è una vasta presenza di aziende ad alto valore aggiunto, che offrono posizioni di rilievo ad ingegneri e tecnici (tanto da cercarli pure all'estero), lì dici bene, serve l'inglese e/o il tedesco, oltre al fatto che la prima economia europea tedesco parla, quindi non è tanto una fantasia di sottomissione agli zuchini. In Europa serve sapere l'inglese e poi il tedesco, quelle sull'italiano sono tutte baggianate (e questo volevo dire).

falco8 1 anno fa su tio
Risposta a Heinz
Concordo su tutto, anche sul fatto che il colonialismo svizzerotedesco ha lasciato cicatrici profonde, è triste questa mentalità da sudditi.

falco8 1 anno fa su tio
Risposta a Heinz
-Heinz- Concordo su tutto, anche sul fatto che il colonialismo svizzerotedesco ha lasciato cicatrici profonde, è triste questa mentalità da sudditi.

Heinz 1 anno fa su tio
Risposta a falco8
Ma non volevo offendere i ticinesi, volevo solo dire che c'e una visione di unico sbocco la a Zurigo e dintorni. Nulla di piu.

Heinz 1 anno fa su tio
Risposta a Heinz
Personalmente ho lavorato in una multinazionale a Zurigo per 10 anni e ho sempre e solo

Heinz 1 anno fa su tio
Risposta a Heinz
Usato l'inglese in ambiente lavorativo, con i tedeschi quando lavoravo con loro uguale. Era peggio con i francesi quanto a padronanza dell'inglese.. ma alla fine il tedesco non l'ho quasi mai usato per lavoro!!

Mattiatr 1 anno fa su tio
Risposta a Heinz
Heinz non l'ho interpretato come offensivo ;-) Ho solo pensato di essermi spiegato male. È vero che ce la si cava con l'inglese, poi dipende dal settore in cui si lavora (nel mio per esempio l'inglese non esiste). Poi boh a quanto pare sono un suddito del padrone zuchino a sua volta schiavo di chissà chi o cosa. Banalmente all'ETH servono tedesco e inglese, per lavorare nelle multinazionali (aziende grandi, non satana) serve l'inglese, a sto punto fissarsi sull'italianità o quel che sia è un freno per i ragazzi che hanno un minimo d'ambizioni, che personalmente sono quelli che preferisco. Poi teh, siamo liberissimi di fissarci su discorsi retorici, astratti o filosofici, poi non lamentiamoci di com'è messo il Ticino. (parte in risposta ad altri ;-)) Teh le conoscenze sono un motore per la mobilità sociale e saper parlare inglese è una componente di queste, detto questo pure non sputerei sul tedesco che come ripiego non fa proprio s c h i f o (il top sarebbe far raggiungere ai ragazzi in formazione un livello decente in entrambe).

Maratoneta 1 anno fa su tio
Risposta a Mattiatr
L’Italiano è la nostra lingua madre, punto, le altre sono optional che al momento giusto si studiano perché servono, insegnare il tedesco in prima media stresserebbe maggiormente l’alunno, che deve confrontarsi con il passaggio dalla quinta alla prima media, passo importante , docenti nuovi, materie diverse. Stiamo scrivendo solo per fare polemica gratuita, in prima media anno 11 anni, che palle ne avranno di tempo per studiare sta lingua tedesca….

Maratoneta 1 anno fa su tio
Risposta a Mattiatr
Errore dovuto al correttore “hanno”

Blue Jack 1 anno fa su tio
Ovvio che la sinistra voglia più disoccupati e persone in difficoltà, dovranno pur campare su qualcosa! Che vergogna!

Dex 1 anno fa su tio
Risposta a Blue Jack
Cosa c’entra destra o sinistra? Qui si parla della nostra cultura. Ma si vede che a persone come te non interessa la cultura.

Blue Jack 1 anno fa su tio
Risposta a Dex
Cultura? Ma per favore! Siete talmente indietro che manco sapete di quanto sia importante per il futuro il tedesco!

Dex 1 anno fa su tio
Risposta a Blue Jack
Pensa a casa tua. La nostra cultura non è di certo inferiore alle altre presenti nel nostro paese

Blue Jack 1 anno fa su tio
Risposta a Dex
Ma cosa c’entra? La cultura riguarda tutto il Mondo e solo una piccola parte riguarda il Ticino! Sveglia!

Voilà 1 anno fa su tio
Risposta a Blue Jack
Blue Jack forse non ti è chiaro di cosa si intende per cultura... Tra l'altro, a proposito di ristrettezza di vedute, nella Svizzera tedesca non esiste che qualcuno ti risponda in buon tedesco, o conosci i dialetti o ti arrangi, e nelle città puoi lavorare tranquillamente con l'inglese. Le lingue comunque, se ne hai la necessità, le impari rapidamente quando servono. Gli stessi che vogliono mille lingue dalla prima elementare si lamentano poi che i nostri giovani sono carenti nella civica, nella conoscenza della storia del nostro paese e nella cultura generale. La scuola non deve fabbricare macchinari da lavoro ma formare i futuri cittadini, in grado di compiere delle scelte e autodeterminarsi. E poi i ragazzi sono già sovraccarichi, in alcune materie i programmi sono avanti di un paio d'anni rispetto ai nostri tempi, alcune materie scientifiche del liceo di oggi sono al livello del primo anno di università dei miei tempi.

tulliusdetritus 1 anno fa su tio
Raouletto, ma non siete voi che avete voluto aprire le porte a tutti? E adesso non ti va che li si faciliti con la loro lingua. Ah, la famosa coerenza socialista...

Dex 1 anno fa su tio
Risposta a tulliusdetritus
Bisognerebbe leggere l’articolo prima di commentare.
NOTIZIE PIÙ LETTE