Un'interrogazione di Boris Bignasca chiede al Consiglio di Stato di fare chiarezza sulle commesse pubbliche assegnate senza concorso
BELLINZONA - «Il Consiglio di Stato fa molto per gli asilanti e poco per trattare con parsimonia i soldi dei contribuenti». Parole di Boris Bignasca che, a nome del gruppo Lega in Gran Consiglio, ha interrogato oggi il governo cantonale sul tema delle commesse pubbliche assegnate senza alcun concorso. Alcune delle quali «sollevano legittimi interrogativi», sostiene il capogruppo leghista.
Durante il 2024 «i mandati pubblici assegnati senza concorso da parte del Cantone Ticino hanno superato la soglia dei 182 milioni di franchi», si legge nell'atto parlamentare. «Si tratta di oltre 4’000 decisioni, tutte regolarmente pubblicate sul portale appalti» e di cui «nessuno mette in discussione la legittimità».
Tuttavia, alcune di queste «destano perplessità», sottolinea Bignasca, tracciandone un breve elenco: «Rilievi dello stato delle popolazioni ticinesi di tre specie di cicale, affidati a un esperto zurighese per 46.500 franchi in due lotti separati. Attività relative a farfalle e formiche per oltre 40'000 mila franchi aggiudicati in tre lotti a un’esperta di Monte Carasso. Un capitolo a parte lo merita, infine, l’Azienda agricola cantonale di Mezzana, che attraverso i mandati diretti si rifornisce di foraggi, sementi, concimi, barbatelle, bottiglie, barrique e oltre 20.000 franchi di uva merlot dall’azienda agricola di una nota esponente PLR». Fino ad alcune spese, nell'ordine di diversi milioni di franchi, per il settore dell'accoglienza «di richiedenti l'asilo e profughi».
- Un mandato diretto a SOS Ticino per 7.5 milioni di franchi
- Un mandato diretto da 1,25 milioni di franchi all’Hotel Vezia per l’accoglienza di asilanti su un arco di cinque mesi;
- Un mandato da 170.000 franchi al ristorante 4Ruote di Claro, per il medesimo scopo su quattro mesi;
- 540.000 franchi al Convento Salita dei Frati di Lugano per l’alloggio di profughi ucraini;
- 560.000 franchi alla Rehmann SA di Paradiso per l’accoglienza di minorenni non accompagnati;
- 85.655 franchi alla Lulor Sagl di Bellinzona, per l’alloggio temporaneo di profughi ucraini.
«L’insieme dipinge un quadro in cui la soglia dell’eccezione sembra diventare la norma», sostiene il capogruppo leghista, chiede al Consiglio di Stato «quali valutazioni di merito giustificano le commesse» in questione così come se «la prassi attuale garantisca sufficientemente la trasparenza, la concorrenza e la correttezza nell’assegnazione dei mandati senza concorso». Inoltre, al governo viene pure chiesto di chiarire se lo stesso «viene informato all’inizio della procedura di incarico o solo a cose fatte», suggerendo infine di considerare la possibilità di «un riesame interno delle modalità di selezione dei fornitori, in particolare per incarichi di comunicazione, perizie e consulenze legali, ambiti in cui si rileva una certa ricorrenza di nomi e strutture e che potrebbero essere benissimo forniti da personale interno».