Alta la tensione intorno alla rivista dopo l'inizio del processo: «Siamo stati travolti da ogni sorta di orrore».
PARIGI - La responsabile delle risorse umane della rivista satirica Charlie Hebdo è stata costretta ad allontanarsi dalla propria abitazione dopo aver ricevuto «minacce precise e dettagliate alla sua scorta». Lo ha raccontato la stessa Marika Bret a Le Point parlando di un «livello di odio irreale attorno a Charlie Hebdo», obiettivo di un sanguinoso attacco terrorista nel gennaio del 2015.
Bret ha raccontato che la scorta, con lei da quasi cinque anni, ha ricevuto le minacce lo scorso 14 settembre. Da quando è cominciato il processo ai 14 fiancheggiatori dei terroristi e la rivista ha ripubblicato le controverse vignette su Maometto che hanno scatenato la furia jihadista, ha aggiunto, «siamo stati travolti da ogni sorta di orrore, comprese minacce da Al Qaida e appelli a finire il lavoro dei terroristi».