Secondo le prime informazioni, sarà Ahmad Jalali a guidare il Governo di transizione
I combattenti stanno intanto lasciando «passaggio sicuro» a chiunque decida di andarsene
KABUL - Niente ha potuto Kabul, l'ultimo fortino. L'offensiva militare dei Talebani in Afghanistan è avanzata fino alla capitale, circondata questa mattina dai militanti, a cui è stato ordinato di attendere alle porte della città, senza entrare.
Otto o nove rappresentanti delle delegazioni talebane si sono quindi recati al palazzo presidenziale afghano per giungere ad un trasferimento pacifico dei poteri. Tra loro c'è Anas Haqqani, fratello del vice leader talebano Sirajuddin Haqqani, riferisce la Cnn.
Una transizione che il ministro dell'Interno afghano ad interim, Abdul Sattar Mirzakwal, ha confermato, assicurando che la capitale non sarà attaccata e che ci sarà un «passaggio di poteri pacifico verso un governo di transizione».
Secondo fonti diplomatiche citate dai media internazionali, sarà l'ex ministro dell'Interno afghano ed ex ambasciatore in Germania Ali Ahmad Jalali, a guidare il governo di transizione dopo che si saranno le dimissioni del presidente Ashraf Ghani.
I talebani hanno intanto rivendicato il controllo della base aerea e della prigione di Bagram, alla periferia di Kabul. Un complesso arrivato a contenere fino a 10 mila soldati che è stato una delle basi più importanti nell'offensiva contro gli insorti e al-Qaeda per circa 20 anni. Fino al mese scorso, quando l'esercito americano è partito nel cuore della notte.
«Priorità al dialogo»
Intanto, da Papa Francesco arriva l'appello alla fine delle violenze. «Mi unisco all'unanime preoccupazione per la situazione in Afghanistan. Vi chiedo di pregare con me il Dio della pace affinché cessi il frastuono delle armi e le soluzioni possano essere trovate al tavolo del dialogo», ha detto il Pontefice all'Angelus.
I talebani hanno ordinato ai loro combattenti di evitare violenze a Kabul e di consentire un passaggio sicuro a chiunque decida di andarsene. E nell'imminenza della presa del potere da parte dei talebani, la gente sta scappando da Kabul anche in auto, causando lunghe code di traffico in uscita dalla città.
Alcune persone, secondo quanto viene riferito, hanno abbandonato i veicoli fermi in coda per proseguire a piedi verso l'aeroporto.