Il presidente argentino attacca i difensori del diritto all'interruzione di gravidanza: «Assassini dei fazzoletti verdi»
BUENOS AIRES - Il presidente argentino, Javier Milei, ha ribadito la contrarietà del suo governo all'aborto, definendolo «un omicidio aggravato dal legame» tra madre e figlio.
Rispondendo alle domande degli studenti della scuola cattolica Cardenal Copello a Buenos Aires - dove studiò insieme a sua sorella Karina e che ha visitato stamani per inaugurarne l'anno scolastico - il leader ultraliberista ha anche chiamato «assassini dei fazzoletti verdi» i difensori del diritto all'interruzione di gravidanza, riferendosi al simbolo della lotta femminista in Argentina.
Il suo intervento è stato caratterizzato da aneddoti del suo periodo di studi e dalle consuete critiche al comunismo e al marxismo. Nel bel mezzo del suo discorso, una portabandiera è svenuta ed è stata assistita dal personale medico. «Citare i comunisti è così pericoloso che causa sempre problemi», ha scherzato Milei.