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LIBANOIsraele colpisce due basi italiane nel sud del Libano

10.10.24 - 14:46
Unifil - la forza militare dell'ONU - conferma di essere finita sotto il fuoco dei carri armati israeliani: due feriti tra i caschi blu
Foto AFP
Israele colpisce due basi italiane nel sud del Libano
Unifil - la forza militare dell'ONU - conferma di essere finita sotto il fuoco dei carri armati israeliani: due feriti tra i caschi blu

NAQURA - Cannonate contro le basi della forza militare dell'Onu (Unifil) colpite «ripetutamente e deliberatamente», ha riferito il portavoce della missione Onu Andrea Tenenti. A finire sotto il fuoco dei carri armati di Netanyahu sono state le basi italiane 1-31 e 1-32A lungo la linea di demarcazione, oltre al quartier generale di Naqura - dove due caschi blu indonesiani sono rimasti feriti - situato a pochi chilometri di distanza.

Stando alle informazioni rese note dalla Farnesina, nessun militare italiano avrebbe riportato conseguenze ma il ministro della Difesa Guido Crosetto ha convocato urgentemente nel suo ufficio l'ambasciatore israeliano a Roma: l'incontro è ancora in corso.

Il racconto del portavoce della missione Onu è dettagliato. «Un carro armato Merkava dell'esercito israeliano ha sparato verso una torre di osservazione presso il quartier generale dell'Unifil a Naqura, colpendola direttamente» ha dichiarato. I due militari in servizio in quella postazione sono stati feriti e portati in ospedale. «Le ferite sono fortunatamente, questa volta, non gravi, ma rimangono ricoverati» ha precisato.

La torre di osservazione non è stato l'unico obiettivo dei soldati dell'esercito israeliano: «Hanno anche sparato sulla posizione UNP 1-31 a Capo Naqura - spiega - colpendo l'ingresso del bunker dove si erano rifugiati i caschi blu e danneggiando veicoli e un sistema di comunicazione». Secondo il portavoce di Unifil, «un drone dell'esercito israeliano è stato osservato volare all'interno della posizione Onu fino all'ingresso del bunker».

Inoltre, sottolinea il portavoce, nelle ultime ore «i soldati dell'esercito israeliano hanno deliberatamente sparato e disattivato le telecamere di monitoraggio perimetrale» e sparato su uno stabile dove «si tenevano regolari riunioni tripartite (tra libanesi, israeliani e vertici Unifil) prima dell'inizio del conflitto, danneggiando l'illuminazione e una stazione di trasmissione».

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