Niushan è a circa 80 chilometri a sud delle isole Matsu.
TAIPEI - La Cina ha dato il via alle manovre "a fuoco vivo" nelle acque attorno all'isola di Niushan, il punto più vicino sulla costa cinese all'isola di Taiwan, in base a quanto riferito dai media statali, citando un avviso sulla sicurezza marittima emesso dall'amministrazione di Pingtan, nel Fujian.
A tal proposito è interdetta la navigazione in quattro aree dalle 9 alle 13 locali (3-7 in Italia): Niushan è a circa 80 chilometri a sud delle isole Matsu controllate da Taiwan, ma a pochi chilometri dalla costa del Fujian e a circa 165 chilometri da Taipei. Il faro sull'isola è un importante riferimento che aiuta la navigazione nello Stretto di Taiwan e l'isola è vicina alla rotta dei traghetti ora sospesa che collega Pingtan e Taipei.
Le manovre con armi da fuoco vere a Niushan seguono quelle denominate le 'Sword-2024B' tenute dalle forze armate cinesi il 14 ottobre come avvertimento agli «atti separatisti» e a simulare un blocco aero-navale dell'isola ribelle, alle quali ha preso parte anche la guardia costiera.
Il ministero della Difesa taiwanese ha detto di ritenere che le manovre cinesi facciano parte del ciclo annuale di routine, senza poter escludere che passano essere "l'espansione dell'effetto deterrente di Pechino in concomitanza con le dinamiche nello Stretto di Taiwan".
Il premier Cho Jung-tai, parlando con i giornalisti, ha affermato che la Cina non dovrebbe svolgere tali esercitazioni, data la loro minaccia alla pace e alla stabilità regionale: "Non importa quanto sia grande la scala delle manovre, non dovrebbero essere frequenti e vicine a Taiwan. Causerebbe solo inutili tensioni", ha osservato.