In un video diffuso dal canale Telegram Troika afferma di avere fatto parte di un battaglione di 400-500 soldati ucraini
KIEV - Un cittadino britannico, James Scott Rees Anderson, è stato catturato dai russi mentre combatteva come mercenario al fianco delle truppe di Kiev nella regione russa di Kursk ed è stato mostrato in un video dopo essere stato fatto prigioniero, secondo quanto riferisce l'agenzia Tass.
Nel video, diffuso dal canale Telegram Troika, Anderson afferma di aver fatto parte di un battaglione di 400-500 soldati ucraini ex detenuti come istruttore, ma di essere stato costretto a combattere nel Kursk dagli stessi ucraini.
BREAKING:
— Megatron (@Megatron_ron) November 24, 2024
🇷🇺🇬🇧 The Russians captured James Scott Anderson, a member of the British Army in the Kursk region.
Proving once again the direct involvement of the UK in the war with Russia. pic.twitter.com/B1op0CQh7B
«Hanno preso il mio passaporto, il mio telefono e hanno detto: "amico, andiamo". Non volevo essere qui nella regione di KursK», ha detto il cittadino britannico.
Anderson ha raccontato che dal 2019 al 2023 ha prestato servizio nelle forze armate britanniche nel 22esimo Signal Regiment. E che dopo essere stato congedato, ha chiesto di arruolarsi nella Legione Straniera ucraina a causa di problemi finanziari e familiari.
Il video è stato rilanciato oggi pure dai media del Regno Unito, secondo i quali il prigioniero, definito dalle fonti russe "un mercenario", si chiama James Scott Rhys Anderson e ha 22 anni. Il governo di Keir Starmer ha intanto fatto sapere attraverso il Foreign Office di aver avuto notizia della cattura, assicurando «sostegno alla famiglia».
La vicenda rischia di diventare particolarmente spinosa per Londra, sullo sfondo dell'escalation con Mosca segnata dalle recenti accuse russe sull'utilizzo anche di missili britannici a medio-lungo raggio contro il territorio della Russia, poiché Anderson è stato catturato all'interno dei confini della Federazione.
Il padre dell'ex militare. Scott Anderson, raggiunto dal Daily Mail, ha detto di aver supplicato a suo tempo il figlio di non andare in Ucraina, ma che egli «è voluto partire pensando fosse la cosa giusta da fare».
«Spero sia usato per uno scambio - ha proseguito - ma mio figlio mi ha detto che i prigionieri vengono torturati e ho paura che possa essere torturato anche lui».
Scott Anderson ha precisato di aver ricevuto il video dal comandante dell'unità di James e ha confessato d'essere scoppiato in lacrime dopo aver visto nelle immagini il figlio «terrorizzato, spaventato e angosciato».