L'appello di un gruppo di medici sul grave stato di salute del fondatore di WikiLeaks in carcere di massima sicurezza nel Regno Unito
LONDRA - Una lettera collettiva, firmata da 60 medici e pubblicata sul web, mette in guardia le autorità britanniche delle pessime condizioni di salute di Julian Assange.
Il 48enne fondatore di Wikileaks attualmente si trova in un carcere di massima sicurezza a Belmarsh, in attesa di un'estradizione negli Stati Uniti - prevista per febbraio - dove rischia fino a 175 anni di carcere.
L'appello di 16 pagine si basa su alcune «agghiaccianti testimonianze oculari» - scrive il Guardian - riguardanti la sua apparizione davanti al giudice il 21 ottobre e un rapporto redatto da Nils Melzer, Relatore speciale sulla tortura delle Nazioni Unite, che ha affermato: «Se gli abusi e i maltrattamenti non cesseranno, rischia di perdere la vita»
Una tesi, questa, poi ripresa dagli specialisti: «Il signor Assange necessita di urgenti visite mediche che ne determinino le sue condizioni fisiche e mentali», riporta il documento, «se questo non potrà essere possibile in tempi brevi, temiamo che il signor Assange possa perdere la vita in prigione. È una situazione davvero urgente».
Apparso davanti al giudice il mese scorso - dopo 6 mesi - l'ideatore di Wikileaks era apparso emaciato, fragile e in difficoltà. Interpellato dal giudice aveva mostrato un evidente stato confusionale, non riusciva a ricordare nemmeno la sua data di nascita.
Al termine della sessione aveva detto alla corte di non aver capito cosa fosse successo quel giorno, lamentandosi poi delle sue condizioni di detenzione.