L'attacco terroristico, il quarto in poco più di due settimane, è avvenuto nella zona della "movida" cittadina.
Il giovedì sera in Israele è inoltre il giorno più "festaiolo". L'attentatore è stato ucciso.
TEL AVIV - Tel Aviv colpita da un attacco terroristico che ha fatto almeno due morti e dieci feriti, alcuni in modo grave. Quello di ieri sera è il quarto attentato in poco più di due settimane con un bilancio totale - ad ora - di 13 vittime. L'attentatore è stato ucciso.
La tensione in Israele è alle stelle: dopo Beersheva Hadera, Bnei Brak (11 morti in tutto in attentati palestinesi), adesso è toccato alla strada simbolo della movida cittadina: via Dizengoff in pieno centro. Secondo le prime ricostruzioni della polizia, un terrorista ha aperto il fuoco, a quanto sembra, in punti diversi per poi dileguarsi.
Due le persone colpite a morte e 10 i feriti portati in ospedale dove i medici si stanno prodigando per salvar loro la vita. Ed è possibile, viste le condizioni di alcuni, che alla fine il bilancio dei morti salga. Via Dizengoff fu teatro di un analogo attacco nel 2016 che fece 2 morti: l'attentatore arabo israeliano fu scovato e ucciso giorni dopo nel nord del Paese dalle forze di sicurezza.
Le immagini dell'attentato, rimbalzate sui social - il giovedì sera in Israele è il giorno della settimana più festaiolo -, mostrano un clima di terrore al momento degli spari con la gente impaurita che scappa all'impazzata nelle strade adiacenti. In particolare, in uno dei bar colpiti, gli avventori seduti ai tavoli fuori si scaraventano all'interno per sfuggire ai colpi.
L'attentatore è stato localizzato e ucciso diverse ore dopo. Lo ha riferito la radio militare israeliana secondo cui si trovava nel centro di Jaffa (Tel Aviv), nelle vicinanze di una moschea. Si tratta di un palestinese che avrebbe organizzato l'attentato da solo.
È entrato in territorio israeliano attraverso un varco nella Barriera di sicurezza. L'uomo, ha riferito la radio militare, si chiamava Raed Fathi Hazem, aveva 29 anni e viveva a Jenin, nella Cisgiordania settentrionale. La sua famiglia, a quanto risulta, è identificata con al-Fatah.
Ha aperto il fuoco sugli inseguitori ed è stato colpito a sua volta, secondo una versione preliminare dell'accaduto. La caccia all'uomo (un palestinese giunto dalla Cisgiordania) si è protratta per nove ore durante le quali agli abitanti del centro di Tel Aviv è stato chiesto di restare nelle proprie abitazioni mentre in alcune zone ispezioni erano condotte di casa in casa. In quel lasso di tempo l'autore dell'attentato ha percorso un tragitto di diversi chilometri, fra Tel Aviv e Jaffa. Per questa ragione, secondo la radio militare, viene indagata la possibilità che abbia avuto un fiancheggiatore.
Il premier Naftali Bennett, il cui governo è pericolante, si è recato al ministero della Difesa - l'unico dicastero presente in città mentre tutti gli altri sono a Gerusalemme - per seguire la vicenda. Lui stesso pochi giorni fa aveva annunciato che l'intelligence e l'esercito hanno sventato, nel mezzo di questa lunga scia di attentati, almeno altri 15 attacchi.
A Gaza intanto si registrano scene di giubilo: fonti locali hanno riferito che dai minareti delle moschee sono stati letti versetti del Corano e che ci sono stati numerosi spari in aria. "Noi - ha detto Mahmud a-Zahar, uno dei leader storici di Hamas - salutiamo questa operazione che è una conseguenza della continua aggressione nella nostra terra e nei nostri Luoghi santi".
Un comunicato ufficiale ha definito «eroico» l'attentato di Tel Aviv. E domani a Gerusalemme sulla Spianata delle Moschee è il primo venerdì di preghiera del mese di Ramadan: la polizia ha già aumentato i suoi effettivi per timore di scontri. Scontri che da giorni si susseguono con manifestanti palestinesi in vari punti della Cisgiordania.