Marine Le Pen ammette la sconfitta: «Risultato comunque storico». Lo spoglio è iniziato alle 20.
PARIGI - Chiusi i seggi alle 19 e chiusi anche quelli delle grandi città alle 20, è tempo degli exit polls per le elezioni presidenziali di questa domenica in Francia. Ad ambire al massimo scranno della repubblica transalpina sono Emmanuel Macron e la candidata di destra Marine Le Pen.
Stando ai primi exit polls di psos-Sopra Steria svolti per conto di France Télévisions, Radio France, France24, Macron avrebbe incasellato il 58,2% delle preferenze mentre la sua avversaria Marine Le Pen il 41,8%. Il tasso di astensionismo (28,2%) non era mai stato così basso dal 1969 a oggi.
Margini, questi, addirittura superiori a quelli pubblicati in anteprima dalla stampa belga (che non è sottoposta all'embargo come quella francese) e che parlavano di un 58/42 o di un 55%/45 per Macron. La notizia, riporta Le Monde, è stata accolta con giubilo da parte dei supporter di Macron presenti in massa ai Campi Marzi.
È vero che si tratta solo di sondaggi, e i voti devono ancora essere scrutinati, ma un divario così elevato è difficile che venga totalmente eroso nelle prossime ore e quindi la vittoria dell'attuale presidente viene ormai data praticamente per certa. Una cosa analoga era successa anche nel 2017 per la prima elezione di Macron.
Ammessa la sconfitta, Marine Le Pen, si è detta «enormemente soddisfatta» di un risultato che è un record assoluto nella storia dell'estrema destra francese: «Milioni di nostri compatrioti hanno deciso per il cambiamento e hanno creduto in me, e di questo non posso che dirmi grata. Non nutro nessun risentimento, né rancore. Ci hanno dato per morti tante di quelle volte, e la storia ci ha sempre dato ragione».
Prende invece la palla al balzo, per una stoccata, l'altro candidato di estrema destra Eric Zemmour: «È l'ottava volta che Le Pen fa rima con sconfitta, è ormai da troppo tempo che quelli che amano appassionatamente la Francia perdono alle urne, non è un caso ma c'è ancora speranza», conferma indicando il suo partito Reconquête come testa di ponte dietro al quale riunire tutto lo schieramento.
Per quanto riguarda Macron, molta la soddisfazione espressa a tutto tondo dai membri del suo governo così come gli altri leader europei (compreso Ignazio Cassis) e personalità in seno all'Unione Europea. Per tanti è una vittoria anche nei confronti di Putin e in favore della Nato.
In ogni caso secondo molti osservatori della politica francese, queste elezioni sono il simbolo di una Francia spezzata in due - fra città (soprattutto Parigi) e campagne e fra filoeuropei e non - in maniera netta e inconciliabile.
Il discorso della vittoria, davanti alla Tour Eiffel, è stato trasmesso via social.
Avec vous. Pour vous. Pour nous tous.https://t.co/lA5u4Sv82Q
— Emmanuel Macron (@EmmanuelMacron) April 24, 2022