Matthew McConaughey era alla Casa Bianca per parlare di Uvalde, la sua città natale, dopo la strage a scuola
WASHINGTON - La tragedia di Uvalde ha scioccato l'America, e in modo particolare Matthew McConaughey. L'attore è nato proprio nella cittadina texana e lo ha ricordato martedì, rendendo omaggio alla Casa Bianca alle vittime della sparatoria nella scuola elementare, costata la vita a 19 alunni e due insegnanti.
McConaughey ha incontrato il presidente Joe Biden e ha approfittato della sua visibilità per spronare i leader a prendere provvedimenti di contrasto alla violenza causata dalle armi da fuoco. «Questo momento è diverso. In questo momento siamo in una finestra di opportunità in cui non eravamo mai stati prima, una finestra in cui sembra che un vero cambiamento – un vero cambiamento – possa avere luogo».
Il momento più toccante del discorso di McConaughey alla Casa Bianca è stato probabilmente quello in cui ha mostrato il ritratto di Alithia Ramirez, una delle piccole vittime della strage di Uvalde. McConaughey è apparso molto emozionato e la sua voce, a tratti, si è spezzata.
Lo scopo della visita a Washington dell'attore 52enne? Condividere le storie della città natale, incontrare i leader politici e convincerli a prendere provvedimenti. Non da un'ottica di divieto totale: «I proprietari di armi responsabili sono stanchi del fatto che il Secondo emendamento venga abusato e tenuto in ostaggio da alcuni individui fuori controllo». L'appello è rivolto sia ai Democratici che ai Repubblicani: «Questa non dovrebbe essere una questione di partito».