Il leader nordcoreano ha inaugurato il 2023 a suon di minacce: «Raddoppiare gli sforzi per rafforzare il potere militare»
PYONGYANG - «Un aumento esponenziale» delle armi nucleari e lo «sviluppo di più missili balistici». È la minaccia con il quale il leader nordcoreano, Kim Jong-un, ha inaugurato il nuovo anno parlando alla riunione plenaria del Partito dei lavoratori e confermando dunque l'intenzione di Pyongyang di continuare la corsa agli armamenti nucleari.
Il leader di Pyongyang ha promesso che farà «sviluppare un nuovo sistema di missili balistici intercontinentali, la cui missione principale sarà un rapido contrattacco nucleare». Il primo satellite «spia» da ricognizione militare della Corea del Nord, inoltre, sarà lanciato «il prima possibile», ha fatto sapere l'agenzia di stampa statale Kcna.
«La situazione attuale richiede che il nostro Paese raddoppi gli sforzi per rafforzare il potere militare al fine di garantire pienamente la sovranità, la sicurezza e i nostri interessi fondamentali in risposta alle inquietanti manovre militari degli Stati Uniti e di altre forze ostili», ha detto Kim riferendosi al suo «indiscutibile nemico sudcoreano».
«Ciò sottolinea l'importanza e la necessità della produzione di massa di armi nucleari tattiche e richiede un aumento esponenziale dell'arsenale nucleare del Paese», ha proseguito il leader nordcoreano. Secondo Kim, la Corea del Sud è ora «completamente nel raggio d'azione» degli attacchi nucleari nordcoreani.
Nell'accusare Washington e Seul di aver messo in atto un «complotto per isolare e soffocare» Pyongyang, Kim ha detto che il suo Paese si concentrerà sulla «produzione di massa di armi nucleari tattiche» e svilupperà «un altro sistema Icbm (missile balistico intercontinentale) la cui missione principale è un rapido contrattacco nucleare». Tali obiettivi costituiscono «l'orientamento principale» della strategia nucleare e di difesa per il 2023.
L'annuncio giunge dopo che Pyongyang ha lanciato, nel giro di 48 ore, quattro missili a corto raggio nel Mar del Giappone. L'area in cui i proiettili sarebbero caduti è al di fuori della zona economica esclusiva del Giappone, ma il governo ha comunque protestato con Pyongyang attraverso i canali diplomatici.
La tensione è aumentata drasticamente negli ultimi mesi tra la Corea del Nord e il suo vicino meridionale. Il 2022 è stato caratterizzato da un numero record di lanci di missili da parte di Pyongyang che in particolare ha inaugurato a marzo il suo primo missile balistico intercontinentale in 5 anni. Nei giorni precedenti cinque droni nordcoreani avevano fatto incursione nello spazio aereo del Sud. Un fatto mai accaduto negli ultimi 5 anni e per il quale il ministro della difesa di Seul era stato costretto a scusarsi. L'esercito, infatti, non era riuscito ad abbattere neanche uno di quei droni, nonostante l'invio di jet.