La tragica storia della nonna di Gülcan Sefil, rimasta senza documenti e costretta a dormire in macchina a 14 gradi sotto zero
ANKARA - A 83 anni dorme in macchina, -14 gradi all'esterno, perché la sua casa è stata distrutta dal terremoto. Scappare? Partire? Non può: è ostaggio della burocrazia.
Le macerie hanno infatti inghiottito il passaporto della nonna di una giovane svizzera, che sta disperatamente tentando di farla arrivare nel canton Argovia. Ma Consolato e Segreteria di Stato della Migrazione si oppongono.
Il terremoto che una settimana fa ha messo in ginocchio delle regioni di Turchia e Siria è stato uno shock a livello planetario. Uno shock che ha tuttavia portato a una reazione immediata. Decine di Paesi, tra cui la Svizzera, hanno infatti deciso di inviare aiuti umanitari per cercare corpi e sopravvissuti. Ma l'emergenza tocca un territorio talmente vasto e talmente tante persone - attualmente il bilancio dei morti ha superato le 25mila unità - che aiutare tutti sta diventando impossibile.
Tra le vittime del sisma rimaste quasi sole al mondo c'è la nonna di Gülcan Sefil, una giovane argoviese che ha raccontato al Tages Anzeiger le enormi difficoltà che sta incontrando nel tentativo di prestare aiuto alla sua parente. «È sola, senza una casa, fuori, in pigiama».
In un primo momento la giovane si è rivolta al Consolato svizzero in Turchia. Ha inviato una copia del documento della nonna, che già un anno fa aveva ricevuto un visto per entrare in Svizzera. La risposta non è stata però quella che si aspettava: «La normativa sui visti non è cambiata a causa del terremoto. Per entrare in Svizzera il passaporto resta un prerequisito fondamentale».
La giovane ha quindi tentato di avviare una procedura semplificata per ottenere un visto per le persone con problemi di salute. Ma la Segreteria di Stato della migrazione è stata irremovibile: «Comprendiamo la preoccupazione per i suoi parenti e il suo desiderio di aiutarli il più velocemente possibile. Tuttavia, a tutti i cittadini turchi e siriani si applicano le condizioni abituali per l'ingresso e il soggiorno in Svizzera».
#TerremotoTurquia: La 🇨🇭 #Svizzera si concentra attualmente sulla mitigazione dei disagi nelle aree colpite. Per tutti i cittadini turchi e siriani valgono le condizioni ordinarie di entrata e soggiorno in Svizzera. https://t.co/ptKXEK6TET#earthquakeinturkey #tuerkiye #Syria
— SEM (@SEMIGRATION) February 10, 2023
La conseillère fédérale Elisabeth Baume-Schneider s'est informée sur une éventuelle aide aux victimes du tremblement de terre en Turquie. Les clarifications sont en cours.
— SEM (@SEMIGRATION) February 10, 2023