Lo riferiscono fonti americane, che escludono al momento il coinvolgimento dell'Ucraina nel sabotaggio del gasdotto
KIEV - Né la Russia, né l'Ucraina. A sabotare il gasdotto Nord Stream lo scorso anno sarebbero stati «dei sostenitori» di Kiev e «oppositori» di Putin.
A suggerirlo sono alcune fonti americane al New York Times. Come il gruppo sia stato scoperto non è chiaro. Le fonti non hanno precisato i nomi dei membri, né chi abbia diretto e sovvenzionato l'operazione.
Tuttavia le fonti hanno sottolineato che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e la sua squadra di governo non fossero a conoscenza di nulla e che, in assenza di prove, è stato quindi escluso un loro coinvolgimento.
Il sabotaggio del gasdotto, avvenuto al confine tra Svezia e Danimarca lo scorso 26 settembre, aveva portato Mosca, Londra, Washington e Kiev a puntare il dito l'una contro le altre, gettando il caso in un clima di sconcerto generale.