I pompieri combattono le fiamme da terra e dal cielo
ATENE - Sono tre i fronti principali dell'incubo di fuoco sull'isola di Rodi contro il quale da sei giorni combattono con forze aeree e di terra i pompieri e dove restano attive le fiamme, alimentate dai forti venti che soffiano sulla zona.
Secondo fonti dei pompieri citate da Imerisia, si tratta delle località di Kiotari, sulla costa a sud-est di Rodi e, più a sud-ovest in direzione di Gennadi, dove sono al lavoro macchine di movimento terra per evitare che l'incendio attraversi il torrente; Apollona verso Profiti Ilias dove ci sono continue fiammate che si tenta di domare scongiurando che si estendano a nord dove è minacciata la fitta foresta; e più all'interno, nella zona di Laermon-Gadoura dove le fiamme sono in prossimità del villaggio di Asklipio.
Centinaia di militi e volontari stanno lavorando in prima linea per contenere i roghi. Ed è quasi completato anche il trasferimento dei turisti dalle zone evacuate verso i luoghi sicuri. Centinaia di turisti - riporta il media - sono ospitati in palestre, aule scolastiche, nei centri congressi degli hotel, sulle navi, mentre decine di volontari sono accorsi in aiuto, con beni di prima necessità.
Si tratta, secondo fonti di polizia del Dodecaneso, della più grande operazione di trasporto di residenti e turisti in luoghi sicuri mai effettuata nel Paese: secondo le prime stime della Questura, è stata completata l'evacuazione preventiva di circa 19.000 persone.
Di queste 16.000 sono state trasportate via terra e 3.000 via mare. In via precauzionale sono state parzialmente evacuate Kiotari, Gennadi, Pylonas, Laerma, Lardos, Lindos, Kalathos Malona, Asklipieio, Pefkos, Massari, Haraki.