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IRANUn premio Nobel perseguitato

18.12.23 - 12:55
Negli ultimi vent'anni, Mohammedi è stata arrestata 13 volte ed è stata condannata a 31 anni di carcerazione e a 154 frustate
Reuters
Fonte ATS ANS
Un premio Nobel perseguitato
Negli ultimi vent'anni, Mohammedi è stata arrestata 13 volte ed è stata condannata a 31 anni di carcerazione e a 154 frustate

TEHERAN - La famiglia di Narges Mohammadi, l'attivista iraniana premio Nobel per la pace in carcere, questa settimana dovrà affrontare un nuovo processo e rischia di essere trasferita lontano da Teheran per scontare un'eventuale nuova condanna.

Il processo, che inizierà domani presso un tribunale rivoluzionario di Teheran, è il primo contro Mohammadi da quando la sua famiglia ha accettato il premio 2023 a suo nome a Oslo il 10 dicembre. Le accuse non sono ancora chiare, ma si ritiene che siano legate alle sue attività dietro le sbarre nella prigione di Evin a Teheran, dove si è schierata contro le autorità islamiche iraniane e l'hijab obbligatorio per le donne.

«È stato annunciato che, a causa di questioni politiche e di sicurezza, l'esecuzione della sentenza avverrà al di fuori di Teheran», ha dichiarato la famiglia, aggiungendo che la richiesta era arrivata dal ministero dell'Intelligence.

Mohammadi, 51 anni, ha trascorso gran parte degli ultimi due decenni in prigione. Ha iniziato a scontare la sua ultima condanna nel novembre 2021. La famiglia ha dichiarato che questo sarà il terzo processo che Mohammadi ha affrontato in relazione alle sue attività in carcere. Nei due casi precedenti è stata condannata a 27 mesi di carcere e a quattro mesi di pulizia delle strade e lavori sociali.

Negli ultimi vent'anni, Mohammedi è stata arrestata 13 volte ed è stata condannata a 31 anni di carcerazione e a 154 frustate in cinque processi. Dal 29 novembre, l'attivista non ha potuto avere alcun contatto con i membri della sua famiglia, né di persona né attraverso colloqui telefonici. Da anni, le è stato vietato di parlare con i suoi figli, gemelli di 17 anni che vivono a Parigi insieme a loro padre, l'attivista politico Taghi Rahmani.

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COMMENTI
 

Peter Parker 11 mesi fa su tio
Niente di cui stupirsi da un Paese che sostiene Hamas e anti semita. Tutto torna.

Keope1963 11 mesi fa su tio
Uno dei tanti democratici paesi.. Brics
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