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Secondo il Wall Street Journal il Dipartimento di giustizia Usa potrebbe accettare una dichiarazione di colpevolezza per un'accusa minore
WASHINGTON - Un accordo in vista per Julian Assange? Secondo il Wall Street Journal il Dipartimento di giustizia statunitense avrebbe messo sul tavolo una proposta: il fondatore di WikiLeaks si potrebbe dichiarare colpevole di cattiva gestione di informazioni riservate. Un reato minore, che aprirebbe così alla possibilità di una scarcerazione dalla prigione britannica di Belmarsh.
Secondo quanto riferito dal quotidiano economico, Washington potrebbe accettare di far cadere le 18 accuse ai sensi della legge sullo spionaggio. Assange potrebbe presentare richiesta da Londra e, avendo già passato cinque anni in carcere, sarebbe libero da subito.
Il team legale di WikiLeaks smentisce però queste informazioni, specificando di non aver visto «alcuna indicazione» di una possibile risoluzione del fascicolo a carico di Assange, dopo l'incriminazione da parte dei giudici statunitensi nel 2019. Spiega l'avvocato Barry Pollack: «È inappropriato per gli avvocati del signor Assange commentare mentre il suo caso è davanti all'Alta Corte del Regno Unito se non per dire che non ci è stata data alcuna indicazione che il Dipartimento di Giustizia intenda farlo».
Nelle prossime settimane è attesa la decisione dell'Alta corte sul diritto di Assange di ricorrere nuovamente in appello contro l'estradizione negli Stati Uniti. In caso di processo una volta giunto in territorio americano, sulla base degli attuali capi d'accusa, rischierebbe in caso di condanna fino a 175 anni di reclusione.
