Facevano tutti parte dell'ong World Central Kitchen. L'Idf: «È stato un tragico incidente»
GAZA CITY - A seguito di un raid dell'esercito israeliano (Idf) su Gaza sono morti sette operatori umanitari dell'organizzazione non governativa americana World Central Kitchen (WCK).
Lo riferisce in una nota la stessa Ong che fornisce aiuti alimentari, nella quale si dice «devastata nel confermare che sette membri del nostro team sono stati uccisi in un raid delle Idf». Le vittime sono di nazionalità australiana, polacca, britannica, palestinese e con doppia cittadinanza americana e canadese. Il WCK ha ora deciso di sospendere le sue attività nella regione.
Il ministero della Sanità di Hamas aveva annunciato nel corso della notte la morte di quattro operatori umanitari stranieri e del loro autista palestinese in seguito ad un attacco israeliano contro il loro veicolo nel centro della Striscia di Gaza.
Poche ore più tardi il premier dell'Australia, Anthony Albanese, ha confermato che uno degli operatori umanitari uccisi nell'attacco dell'Idf contro il veicolo della Ong statunitense era un cittadino australiano. L'Australia «cercherà di ottenere una piena e adeguata responsabilità», ha aggiunto il premier.
L'esercito israeliano ha dichiarato su Telegram che «sta conducendo un esame approfondito ai massimi livelli per comprendere le circostanze di questo tragico incidente» sottolineando che «lavora a stretto contatto» con la Ong WCK per la distribuzione degli aiuti alla popolazione di Gaza.
La Casa Bianca «afflitta»
La Casa Bianca si è detta «afflitta» per la morte degli operatori umanitari della WCK. «Siamo afflitti e profondamente turbati dall'attacco», ha scritto su X la portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale, Adrienne Watson, aggiungendo che «gli operatori umanitari devono essere protetti mentre consegnano aiuti di cui c'è un disperato bisogno, ed esortiamo Israele a indagare rapidamente sull'accaduto».