Sta diminuendo di intensità l'eruzione vulcanica che si è verificata mercoledì nella penisola di Reykjavik
REYKJAVIK - L'eruzione vulcanica nella penisola di Reykjanes, nel sud-ovest dell'Islanda, iniziata ieri, è diminuita di intensità. «L'inizio è stato molto intenso, ma (l'eruzione) è calata dopo poche ore» e oggi la lava fuoriesce solo da «alcune bocche» lungo la spaccatura di 3,4 chilometri, ha detto Lovisa Guðmundsdóttir, esperta di rischi naturali dell'Ufficio meteorologico islandese.
L'evento ha costretto all'evacuazione della cittadina portuale di Grindavík e dei famosi bagni geotermici Blue Lagoon, una delle principali attrazioni turistiche del paese.
La lava e il fumo sono al momento ancora visibili in diversi punti della fessura che si è aperta vicino a Sundhnúksgígar, a nord di Grindavík. Il magma ha raggiunto una barriera protettiva in terra e pietra a un chilometro a nord della cittadina, riferisce Hjördís Guðmundsdóttir, portavoce della protezione civile e dei servizi di emergenza. «Questa eruzione - ha aggiunto - è la quinta in sei mesi sulla penisola», e avviene a circa tre settimane dalla fine di una precedente eruzione iniziata il 16 marzo.
I vulcanologi concordano sul fatto che l'attività registrata dal 2021 nella penisola di Reykjanes è segno del risveglio, dopo 800 anni, di una lunga faglia che permette alla lava di fluire verso l'alto.