Secondo la Cina, gli attacchi USA sono una mera strategia politica repubblicana
Ne ha parlato oggi alla stampa la portavoce del Ministero degli Esteri cinese Hua Chunying
PECHINO / WASHINGTON - Secondo la Cina, le recenti accuse del segretario di Stato americano Mike Pompeo e del Presidente Donald Trump, secondo cui la pandemia di Covid-19 ha avuto origine in un laboratorio di Wuhan, sono una strategia politica dei repubblicani in vista delle elezioni.
Lo ha dichiarato la portavoce del Ministero degli Esteri cinese Hua Chunying in un regolare briefing con la stampa. Pompeo, lo ricordiamo, aveva dichiarato domenica in un'intervista all'Abc che c'erano «prove schiaccianti» che il Covid-19 avesse avuto origine in un laboratorio a Wuhan.
«Esortiamo gli Stati Uniti a smettere di diffondere disinformazione e di fuorviare la comunità internazionale. Credo che sia ormai chiaro che è una strategia politica dei repubblicani, e siamo stufi di questi trucchi» ha dichiarato Hua, come riportato dalla Cnn.
«Pompeo non può presentare alcuna prova perché non ne ha, la questione dovrebbe essere gestita da scienziati e non da politici per le loro esigenze di politica interna», ha aggiunto Hua, rimarcando per l'ennesima volta l'assenza di prove accompagnate dalle accuse statunitensi. «Se questo porterà a un conflitto militare? Naturalmente non è questo che vogliamo. La Cina ama la pace, crediamo che la collaborazione nella lotta contro la pandemia dovrebbe approfondire la cooperazione reciproca».
Hua ha anche affrontato i rimproveri che accusano la Cina di trarre profitto dal virus, dicendo che «una simile accusa è semplicemente infondata», dal 1° maggio la Cina ha infatti fornito «5,3 miliardi di maschere agli Stati Uniti, come anche 330 milioni di guanti chirurgici, 38,8 milioni di tute protettive e 5,98 milioni di occhiali di protezione, oltre a 7'500 ventilatori» ha concluso Hua.
In ogni caso, la Cina ha dovuto affrontare diverse critiche sulla sua gestione del virus, soprattutto durante la fase iniziale. È stata accusata di aver messo a tacere diversi informatori e di aver ritardato l'informazione ai propri cittadini sulla gravità della crisi. Il sindaco di Wuhan, Zhou Xianwang, ha ammesso le falle nella comunicazione e si è offerto di dimettersi.
Nel frattempo, un presunto rapporto del Dipartimento per la sicurezza interna degli Stati Uniti dichiara di aver scoperto che il governo cinese ha intenzionalmente nascosto la gravità del virus alla comunità internazionale.
Al momento, la tensione tra le due potenze rimane piuttosto alta.