Per un Natale solidale La Fonte apre un negozio su internet per proporre i propri prodotti anche in via digitale
LUGANO - La Fondazione La Fonte in chiusura d’anno apre un eShop, ovvero un negozio su internet, che si affianca alla panetteria e pasticceria in via Buffi a Lugano. Si tratta di un’evoluzione importante per la fondazione che dal 1980 accompagna persone adulte con disabilità negli ambiti lavorativo e abitativo.
E da un lato opera stimolando il loro senso di competenza e responsabilità, dall’altro riconoscendo la loro individualità e creando ambienti
favorevoli che rinforzino lo sviluppo di prospettive personali positive. Per farlo, la Fondazione avvia percorsi di partnership con attori sociali ed economici del territorio, che ne condividono la visione e aiutano a migliorare la qualità della vita delle regioni in cui è attiva.
Uno dei partner che ha fortemente sostenuto e ideato il progetto del negozio virtuale della Fondazione è Florian Anderhub, Founder & CEO di Ander Group SA e socio di ated-ICT Ticino, che ci ha raccontato le fasi e motivazioni relative allo sbarco online di
https://shop.lafonte.ch.
Si tratta di un esempio virtuoso di #storievisionarie, l’ideale rassegna di iniziative di digitalizzazione che come ated-ICT Ticino stiamo raccontando per valorizzare idee e proposte di valore del nostro territorio.
Florian, quali sono state le tappe che hanno condotto la Fondazione La Fonte ad aprirsi al digitale, arrivando a proporre i propri prodotti sull’eShop che hai progettato e costruito su misura?
È difficile parlare di tappe perché strutture come la Fondazione La Fonte operano in primis nel rispetto dei ritmi imposti dagli utenti, parte integrante della filiera di produzione. Quando il direttore Matteo Innocenti si è dimostrato interessato a proporre la vendita dei prodotti online ci siamo immediatamente entusiasmati e resi disponibili.
Questo percorso verso la digitalizzazione come è stato vissuto dentro La Fondazione e quanto la pandemia può essere stata determinate per velocizzarne l’apertura?
La pandemia ha favorito la digitalizzazione dei processi, non solo presso la Fondazione La Fonte. Le costrizioni sono spesso fonte di cambiamento semplicemente perché non è più possibile fare altrimenti. D’altro canto, e questo è importante sottolinearlo, digitalizzare non significa solo adottare una nuova tecnologia, ma accompagnare le persone in un percorso di cambiamento di abitudini. L'essere umano è un animale abitudinario - e di fondo pigro - che di base tende a rifiutare il cambiamento.
Presso la Fondazione La Fonte possiamo solo dire di esserci confrontati con persone curiose e aperte a cogliere la novità con entusiasmo.
L’interiorizzazione di nuovi processi con nuovi strumenti tecnologici presuppone comunque del tempo e noi, al di là degli aspetti tecnici, accompagniamo le persone affinché il cambiamento sia un po’ più piacevole e agevole.
Quali reazioni stanno avendo le persone che abitualmente accedono al punto vendita fisico di via Buffi all’idea di poter reperire anche online in pochi clic un bel cesto di prodotti e bontà natalizie?
Questa è una domanda molto interessante che avrà una risposta ancora più puntuale dopo le festività. Attualmente tutto quello che possiamo dire è che le vendite online superano qualsiasi aspettativa. La Fondazione La Fonte è entusiasta e capisce come, grazie al digitale, possa aumentare la visibilità dell’operato dei suoi utenti e aumentare il potenziale di vendita dei suoi prodotti, al di là della pandemia.