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ATEDCome guidare l’onda del cambiamento

03.09.24 - 08:09
A colloquio con Roberto Copercini per comprendere come l’evoluzione digitale delle aziende in Ticino passa dalla gestione del cambiamento.
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A colloquio con Roberto Copercini per comprendere come l’evoluzione digitale delle aziende in Ticino passa dalla gestione del cambiamento.

L’approccio alla consulenza aziendale negli anni è evoluto profondamente nelle soluzioni, metodi e approcci. Al punto che secondo l’ultima ricerca stilata dalla società francese Businesscoot il valore del mercato globale delle società di consulenza aziendale mostra una crescita costante dal 2024 al 2029. Infatti, se il valore complessivo nel mondo per il 2024 è stimato nell’ordine dei 354 miliardi di dollari, si prevede che raggiunga 447,74 miliardi di dollari nel 2029. Si tratta di un aumento del 26,4% nell'arco del periodo considerato, influenzato da diversi fattori, sostanzialmente dovuti alla crescente complessità delle operazioni aziendali, all'evoluzione delle tecnologie e a un'attenzione sempre maggiore sulla capacità di prendere decisioni strategiche. Le aziende, infatti, cercano competenze esterne per affrontare le sfide che incombono, per implementare le trasformazioni digitali e per migliorare l'efficienza complessiva della propria organizzazione.

Fra le realtà attive in Ticino in questo specifico ambito della consulenza aziendale vi è Kyma Team SA, una realtà attiva dal 2019, con una decina di collaboratori e vari associati, radicata in Svizzera, ma che lavora in tutta Europa e può vantare un network di consulenti che permette di coprire anche aree extra-europee. Proprio per comprendere su quali ambiti la società si sta muovendo, abbiamo intervistato Roberto Copercini, Founding Partner di Kyma Team ma con oltre 20 anni di esperienza nel settore.

Signor Copercini, da dove deriva il nome «Kyma» e in che modo aiutate le realtà del nostro territorio?
Il nome «Kyma» deriva dal greco e significa onda. Si tratta di un termine che con la co-fondatrice Claudia Paris abbiamo adottato perché entrambi appassionati del mondo classico, ma soprattutto pensiamo rappresenti la nostra idea di consulenza. Ci siamo, infatti, dati la missione di aiutare le aziende a prendere l’onda e a sfruttare appieno le proprie potenzialità. Come possiamo tutti osservare, l’onda del cambiamento può spingere o travolgere le persone e le imprese. Il successo dipende da come la si affronta.

Quali sono le aree e le criticità per cui siete chiamati a intervenire e su cui sempre più di frequente gli imprenditori necessitano del vostro supporto?
Una delle tematiche più frequenti su cui siamo chiamati a intervenire riguarda la gestione del cambiamento e l’evoluzione anche digitale dell’azienda. Le organizzazioni, soprattutto quelle che oggi hanno successo, devono evolvere e cambiare costantemente, anche quando apparentemente il modello operativo e i processi utilizzati ancora funzionano. Noi affianchiamo i nostri clienti per rendere operativa la nuova strategia, per gestire i processi, aiutandoli a cambiare paradigma quando si intravedono le prime avvisaglie di non competitività in determinati ambiti aziendali (es. mercati meno efficienti, domanda in stallo, prodotti superati dalla concorrenza, flusso tecnologico non allineato con le necessità aziendali…). Occorre, quindi declinare gli obiettivi strategici in obiettivi individuali ed iniziative a tutti i livelli, migliorando o ridisegnando le prassi, aumentando la qualità e la velocità dei processi aziendali, attraverso programmi dedicati di miglioramento e innovazione. Peraltro, gli snodi del cambiamento siamo in grado di coglierli attraverso una rapida azione preliminare di assesment, ovvero un check-up che ci consente di capire quali sono le aree più sotto pressione o inefficienti.

Fra le soluzioni che proponete vi è la metodologia LEGO® SERIOUS PLAY®. In che modo questo genere di approccio aiuta le aziende a tradurre in pratica il cambiamento?
Vorrei qui sfatare una specie di mito, legato alla metodologia LEGO® SERIOUS PLAY®, che spesso viene utilizzata per sessioni di solo team building. In realtà, è una modalità di workshop che serve soprattutto per facilitare il pensiero, la comunicazione, la creatività e il problem solving. Nell’apprendere come lavorare insieme i team di lavoro passano attraverso la partecipazione collettiva, ovvero ogni partecipante costruisce il proprio modello 3D LEGO per stimolare la condivisione delle conoscenze e la discussione di gruppo. Nella seconda fase si lavora sul contributo emotivo, perché il metodo LEGO® SERIOUS PLAY® porta alla luce l’elemento emotivo nel processo decisionale e nella risoluzione dei problemi. E, al termine del workshop, si determina la soluzione condivisa, perché tutti i modelli dei partecipanti danno forma ad una visione condivisa, raggiungendo il consenso e concordando i successivi passi. Mi preme sottolineare che questa metodologia serve a far emergere i problemi e gli ostacoli derivanti da un cambiamento o evoluzione prima del loro sorgere, così che le persone siano ingaggiate e diventino parte della soluzione individuata collaborando e non della problematica emersa. Questo è un elemento chiave per il successo del cambiamento.


Questo articolo è stato realizzato da ated - Associazione Ticinese Evoluzione Digitale, non fa parte del contenuto redazionale.
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