L’insonnia è un disturbo soggettivo in quanto si riferisce al senso soggettivo di difficoltà ad addormentarsi, a mantenere il sonno, o di cattiva qualità del sonno.
Passare le notti in bianco, dormire male, svegliarsi spesso la notte. Sul lungo termine queste situazioni possono sviluppare disturbi alla salute. Vediamo quali possono essere e cosa può essere d’aiuto per tornare a riposare bene la notte.
Soffrire di insonnia in maniera cronica può provocare numerosi problemi che possono poi manifestarsi in maniera più o meno continuativa. Possiamo avere disturbi lievi che però possono anche degenerare e portare a gravi conseguenze per il nostro benessere.
Disturbi comuni lievi che l’insonnia può provocare:
Disturbi gravi che l’insonnia può provocare:
Problematiche di carattere sociale
Oltre alle problematiche di carattere fisico che possiamo avere se soffriamo di insonnia non sono da sottovalutare anche i risvolti sociali.
Soffrire di insonnia ci porta a peggiorare le interazioni sociali e la capacità di interagire con gli altri.
Dormire poco o non dormire affatto porta la persona a essere meno ottimista verso le situazioni, meno empatico con chi ci circonda e con meno capacità di gestire le emozioni.
Tutto questo per poi rischiare, come accennato nei disturbi gravi, di arrivare a vivere stati di natura depressiva.
Le buone abitudini possono aiutarci
Quando viviamo situazioni di insonnia per alcuni brevi periodi ci sono alcune sane abitudini che possono aiutarci a ritrovare regolarità nel sonno e nel riposo. Ovviamente stati cronici di insonnia hanno bisogno di essere monitorati da personale medico specializzato che possa intervenire al meglio per aiutare la persona perché, in molti casi, in alcuni stadi del trattamento, vengono somministrati anche dei farmaci che solo il medico curante, conoscendo l’anamnesi della persona e la gravità della sua insonnia, può prescrivere e somministrare con i dosaggi più corretti.
Ma vediamo quali sono queste sane abitudini:
Ma quante ore bisognerebbe dormire?
La risposta più corretta sarebbe che a ogni età corrisponde un quantitativo di ore di sonno ideale.
Questo parte dai neonati che hanno bisogno di molte ore di riposo, poi tendono a diminuire con l’avanzare dell’età.
Di norma la nostra vita da adulti tende a stabilizzarsi sulle classiche 16 ore di veglia e su circa 8 ore di sonno.
Ma vediamo secondo la National Sleep Foundation quante ore di sonno bisognerebbe dormire in base all’età:
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A cura di
Brian Belloni
Massoterapista, Personal Trainer, Responsabile settore Fitness e Corsi presso il Centro A-CLUB fitness and Wellness di Savosa
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