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Health, Fitness & WellnessSoffrire di insonnia. Quali sono i rischi per la salute?

30.10.23 - 10:14
 
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Soffrire di insonnia. Quali sono i rischi per la salute?

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L’insonnia è un disturbo soggettivo in quanto si riferisce al senso soggettivo di difficoltà ad addormentarsi, a mantenere il sonno, o di cattiva qualità del sonno.

Passare le notti in bianco, dormire male, svegliarsi spesso la notte. Sul lungo termine queste situazioni possono sviluppare disturbi alla salute. Vediamo quali possono essere e cosa può essere d’aiuto per tornare a riposare bene la notte.

Soffrire di insonnia in maniera cronica può provocare numerosi problemi che possono poi manifestarsi in maniera più o meno continuativa. Possiamo avere disturbi lievi che però possono anche degenerare e portare a gravi conseguenze per il nostro benessere.


Disturbi comuni lievi che l’insonnia può provocare:

    • Mal di testa e cefalea;
    • Stanchezza e spossatezza;
    • Mancanza di concentrazione;
    • Mancanza di lucidità;
    • Problemi con la memoria;
    • Sbalzi d’umore.


Disturbi gravi che l’insonnia può provocare:

    • Stati depressivi;
    • Indebolimento del sistema immunitario e quindi maggiore inclinazione a contrarre influenze, raffreddori e febbre;
    • Aumento della probabilità a contrarre il diabete di tipo 2;
    • Sovrappeso;
    • Esposizione a problematiche cardiache e infarti;
    • Incremento di situazioni infiammatorie tissutali che possono provocare malattie degenerative metaboliche.

 

Problematiche di carattere sociale

Oltre alle problematiche di carattere fisico che possiamo avere se soffriamo di insonnia non sono da sottovalutare anche i risvolti sociali.
Soffrire di insonnia ci porta a peggiorare le interazioni sociali e la capacità di interagire con gli altri.
Dormire poco o non dormire affatto porta la persona a essere meno ottimista verso le situazioni, meno empatico con chi ci circonda e con meno capacità di gestire le emozioni.
Tutto questo per poi rischiare, come accennato nei disturbi gravi, di arrivare a vivere stati di natura depressiva.

 

Le buone abitudini possono aiutarci

Quando viviamo situazioni di insonnia per alcuni brevi periodi ci sono alcune sane abitudini che possono aiutarci a ritrovare regolarità nel sonno e nel riposo. Ovviamente stati cronici di insonnia hanno bisogno di essere monitorati da personale medico specializzato che possa intervenire al meglio per aiutare la persona perché, in molti casi, in alcuni stadi del trattamento, vengono somministrati anche dei farmaci che solo il medico curante, conoscendo l’anamnesi della persona e la gravità della sua insonnia, può prescrivere e somministrare con i dosaggi più corretti.

 

Ma vediamo quali sono queste sane abitudini:

    • Vai a dormire sempre alla stessa ora tutte le sere;
    • La temperatura della stanza (18/20 gradi) è importante per favorire un corretto riposo;
    • Ovviamente ci deve essere buio;
    • Il letto con il cuscino devono essere confortevoli e favorire uno stato di rilassamento generale;
    • Cerca di dormire senza avere intorno dispositivi elettronici come il telefonino, spegni il Wi-Fi se possibile, stacca la corrente da dispositivi come tv e decoder vari.
    • Evita di guardare la televisione a letto;
    • Nelle ore che precedono quella di andare a dormire evita pasti abbondanti, evita di bere alcolici, evita la caffeina;
    • Non Fumare;
    • Fai attività fisica durante la giornata;
    • Dedica la serata, prima di andare a dormire, ad attività rilassanti e calmanti;
    • Molti prodotti naturali, molti prodotti erboristici, integrati nella dieta o assunti la sera come alcune tipologie di tisane possono aiutarti. Pur trattandosi di prodotti naturali, se non conosci l’argomento, chiedi sempre consiglio a un esperto del settore (Naturopata, Erborista, ecc.) che saprà consigliarti al in base alla tua anamnesi e alla tua situazione.

 

Ma quante ore bisognerebbe dormire?

La risposta più corretta sarebbe che a ogni età corrisponde un quantitativo di ore di sonno ideale.
Questo parte dai neonati che hanno bisogno di molte ore di riposo, poi tendono a diminuire con l’avanzare dell’età.

Di norma la nostra vita da adulti tende a stabilizzarsi sulle classiche 16 ore di veglia e su circa 8 ore di sonno.

Ma vediamo secondo la National Sleep Foundation quante ore di sonno bisognerebbe dormire in base all’età:

    • NEONATI 0-3 mesi 14-17 ore;
    • LATTANTI 4-11 mesi 12-15 ore;
    • BAMBINI 1-2 anni 11-14 ore;
    • ETA’ PRESCOLARE 3-5 anni 10-13 ore;
    • ETA’ SCOLARE 6-13 anni 9-11 ore;
    • ADOLESCENTI 14-17 anni 8-10 ore;
    • GIOVANI 18-25 anni 7-9 ore;
    • ADULTI 25-64 anni 7-9 ore;
    • ANZIANI 65+ anni 7-8 ore.

 

Come sempre i trainers A-CLUB sono a tua completa disposizione per aiutarti a pianificare al meglio le tue training session, definire gli obiettivi, la durata delle sessioni, l’intensità e la tipologia di esercizi/allenamento da svolgere e la tipologia d'integratori da utilizzare in base alle esigenze specifiche. Ci puoi contattare direttamente sui canali social oppure via mail all’indirizzo info@a-club.ch.

 

A cura di
Brian Belloni
Massoterapista, Personal Trainer, Responsabile settore Fitness e Corsi presso il Centro A-CLUB fitness and Wellness di Savosa


Questo articolo è stato realizzato da A-Club, non fa parte del contenuto redazionale.
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