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Health, Fitness & WellnessLa fame nervosa. Di cosa si tratta?

27.06.24 - 09:00
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La fame nervosa. Di cosa si tratta?

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In inglese viene definita come stress eating o emotional eating. Da queste due definizioni si può’ già capire che è una situazione legata alla sfera emozionale e mentale che si riversa sull’alimentazione, se volgiamo essere più’ precisi è una reazione psicologica o psicosomatica, a carattere negativo, che scaturisce per situazioni di disagio che ci troviamo ad affrontare e che molte volte facciamo fatica a superare.

Quali sono i sintomi?

Il sintomo principale della fame nervosa è un attacco di fame generale a tutte le ore del giorno o un sintomo di fame continua praticamente un senso di appetito che non termina mai.

Quali sono le cause?

Le cause della fame nervosa possono ricondursi principalmente a due situazioni, la prima è di natura psicologica mentre la seconda è di natura biologica.
La natura psicologica di questa voglia di mangiare per bloccare questo stimolo o impulso deriva da situazioni legate a stati d’ansia o di depressione, situazioni in cui la nostra sfera psicologica risulta turbata.
La natura biologica del problema è legata a una situazione di ipoglicemia (l’abbassamento di glucosio nel sangue) che può’ portare, nei casi piu’ gravi, a forti situazioni di sovrappeso fino all’obesità. Questa situazione si crea perché l’ipotalamo (parte del nostro cervello situato sulla base del cranio in corrispondenza dell’ipofisi dove risiedono importanti funzioni vegetative) ha alterato il controllo di senso dell’appetito perché il corpo percepisce un valore troppo basso di zuccheri nel nostro corpo e crea quella necessità di doversi sfamare per poterlo acquietare.

Quali sono le conseguenze?

Le conseguenze di protrarre questa situazione nel lungo periodo se non si interviene può’ portare, come già accennato, a situazioni di forte sovrappeso fino all’obesità, con tutti i problemi a esse legate che più’ volte sono stati argomenti dei nostri articoli.
Altre conseguenze possono riguardare il sistema muscolo scheletrico con l’insorgere di artriti e di stati infiammatori diffusi a livello muscolo tendineo e il sistema cardiocircolatorio con il rischio di essere più soggetti a infarti o ictus.
Da non sottovalutare il progredire del disagio psicologico che puo’ portare a forti stati depressivi.

Quali sono i rimedi?

Ricordiamo sempre che sono situazioni che hanno bisogno, se croniche e legate a stati psicologici o di salute di una certa entità e gravità, di un consulto con degli specialisti sia di carattere psicologico che ovviamente prettamente medico perché in questi casi, il più delle volte, serve un supporto psicologico e farmacologico.
Ci sono pero’ delle abitudini che possono aiutarci in tutti i casi e dei supporti anche di carattere naturale che, ripeto, dove non sussistono situazioni di cui sopra possono supportare un rientro alla normalità del controllo dell’appetito.

Prima di tutto riuscire a fare un’autoanalisi di cosa ci provoca questo stato di stress che si riversa poi nel cibo sarebbe un ottimo passo avanti per poi capire poi come procedere. Fare attività fisica aiuta a eliminare le tensioni e aiuta il corpo e la mente a trovare una loro regolarità stabilità. Ogni persona poi trova l’attività fisica ideale da quella più’ rilassante e distensiva come lo yoga a chi invece preferisce qualcosa più d’impatto come la corsa, gli sport da combattimento o l’allenamento con i pesi.

Seconda cosa è cercare di è di mantenere una alimentazione sana ed equilibrata per evitare ulteriori problemi. Sono cosciente che purtroppo, in questi casi, e più facile dirlo che farlo. In questo caso le linee guida consigliano di abituarsi a fare piccoli pasti durante il giorno, utilizzare porzioni piccole, imparare a gustare il cibo non solo con il gusto ma anche con gli altri sensi, mangiare a piccoli morsi, spegnere TV e SAMRTPHONE, masticare lentamente, tenere un piccolo diario alimentare e imparare ad ascoltare il nostro stomaco.

A livello di vita sociale oltre all’attività fisica già menzionata cerchiamo di combattere la noia che potrebbe assalirci in alcuni momenti della giornata, cerchiamo di eliminare le tentazioni facendo attenzione alla spesa quotidiana o settimanale, cercare di soffermarci sui cambiamenti positivi e soprattutto non bisogna vergognarsi nel chiede aiuto alla famiglia, agli amici o a uno specialista.

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A cura di
Brian Belloni
Massoterapista. Personal trainer. Responsabile e istruttore fitness e corsi presso il Centro A-CLUB, Savosa


Questo articolo è stato realizzato da A-Club, non fa parte del contenuto redazionale.
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