Breve guida alle principali tipologie di portafogli digitali per conservare o spendere Bitcoin, Tether, LVGA e non solo
In quanto valute digitali accettate a tutti gli effetti - a corso legale de facto, come spesso detto -, a Lugano, presso oltre 300 attività commerciali, oltre che per pagare i servizi comunali, le criptovalute come Bitcoin, Tether e LVGA sono una riserva di valore da conservare e proteggere nel modo più sicuro possibile.
Per questo, dopo aver visto insieme, sulle pagine di 20 minuti, il giovedì di Pasqua, come installare in modo facile l’app MyLugano o “Wallet of Satoshi”, per provare a fare i primi acquisti nella rete di negozi affiliata a Plan ₿, stavolta vogliamo approfondire il concetto di portafogli per conservare le valute digitali e le differenze di base che intercorrono tra i vari tipi di wallet, per permetterne la scelta consapevole, responsabile e indipendente.
La prima opzione: wallet hardware o wallet software?
I wallet hardware sono dispositivi fisici, simili ad hard disk esterni (o grandi chiavette USB), che consentono di conservare in modo sicuro e indipendente le chiavi private per accedere alle proprie criptovalute. Le principali caratteristiche che li rendono tra le migliori soluzioni per “mettere da parte” valute digitali a fini di risparmio sono:
Alcuni esempi di wallet hardware popolari sono BitBox02 e Trezor.
I wallet software, invece, sono applicazioni scaricabili su computer o dispositivi mobili che consentono soprattutto di gestire e spendere – mantenendo il controllo totale delle chiavi d’accesso o meno - le proprie valute digitali. Tra le loro peculiarità troviamo:
Esempi di wallet software popolari includono Wallet of Satoshi, Phoenix Wallet e Bitfinex Pay (legate al concetto di pagamento mediante Lightning Network), Exodus ed Electrum.
Secondo step: custodial o non-custodial?
Vogliamo affidare a qualcuno le nostre chiavi d’accesso e, se sì, a chi le stiamo concedendo?
Un'altra distinzione fondamentale tra i wallet di valute digitali riguarda il controllo e la condivisione delle chiavi private di accesso alle criptovalute: alcuni portafogli sono infatti definiti custodial, mentre altri sono non-custodial.
I wallet custodial sono servizi offerti da terze parti, come exchange (piattaforme di compravendita di criptovalute) o piattaforme specificamente di trading, che conservano cioè le chiavi d’accesso per conto dell'utente. Alcune caratteristiche includono:
Affidarsi a terzi, tuttavia, comporta un rischio: se la piattaforma dovesse subire un attacco, speculare e – a causa anche di ciò, o della possibilità che i suoi detentori “scappino con i soldi” – fallire, si potrebbe perdere l'accesso ai propri fondi.
I wallet non-custodial, invece, permettono all'utente di mantenere il pieno controllo delle proprie chiavi private. Per questo, al netto di una maggiore scomodità legata alla necessità di seguire buone pratiche per proteggere la propria sicurezza, come effettuare un backup completo e utilizzare password sicure, questi wallet comportano:
Esempi di wallet non-custodial includono quelli hardware, i già menzionati software come Wallet of Satoshi, Phoenix Wallet, nonché Metamask e Trust Wallet.
Che wallet scegliere, quindi?
In conclusione, la scelta del wallet più adatto alle proprie esigenze dipende da diversi fattori, tra cui il livello di sicurezza desiderato, la praticità e lo scopo di utilizzo (conservarle o spenderle), nonché il controllo sulle proprie chiavi private; altri elementi che concorreranno alla scelta sono il montante (valore) delle valute digitali.
Tutti questi elementi andranno attentamente ponderati al fine di poter effettuare una scelta ragionevole, ma soprattutto consapevole.
Qualora lo scopo fosse quello di conservarne quantità rilevanti, consigliamo di munirsi di wallet hardware e non-custodial, nettamente più sicuri, poiché non legati a intermediari per la gestione delle chiavi di accesso e, spesso, nemmeno alla rete internet.
Nel caso in cui si volessero utilizzare piccole somme in valute digitali per fare degli acquisti, invece, è preferibile trasferirli e conservarli presso wallet software, anche (eventualmente, se necessario) custodial.
La decisione finale, però, in ultimo, così com’è sempre stato, oggi come in passato, deve essere indipendente e responsabile: i principi della gestione economica, infatti, non mutano al mutare degli strumenti finanziari.