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TargetLa svolta di Instagram: ora chiunque potrà inserire i link nelle Stories

29.10.21 - 15:34
Finisce l’era dell’esclusività, dello “Swipe Up” e dei 10mila follower necessari a collegarle con un contenuto esterno
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La svolta di Instagram: ora chiunque potrà inserire i link nelle Stories

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Finisce l’era dell’esclusività, dello “Swipe Up” e dei 10mila follower necessari a collegarle con un contenuto esterno

Instagram cambia ancora. Si evolve, si perfeziona – grazie a continui test - e punta sui format che nel tempo conquistano il suo pubblico in continua espansione. Se questa è la premessa, parlare delle Stories è quasi una conseguenza diretta. I numeri, del resto, non mentono. E sono la bussola per orientarsi nel presente, e soprattutto sul sentiero dell’evoluzioni possibili del social principe della comunicazione visiva nel mondo. L’87% degli account Instagram utilizza le Stories: un plebiscito, peraltro destinato a crescere.

Storie, sempre più storie

Dal momento del loro lancio, nel 2016, come reazione alla fumata nera sulla trattativa tra Mark Zuckerberg e Snapchat - a cui l’inventore di Facebook offrì tre miliardi di dollari (rifiutati) per l’acquisizione dell’applicazione - il formato “usa e getta” - foto e video che restano online solo 24 ore - ha immediatamente catturato l’attenzione del pubblico di Instagram, generando una moltiplicazione esponenziale delle condivisioni sulla piattaforma: già nel 2018, erano 500 milioni gli account che le utilizzavano con costanza. Premessa di un potenziale confermato ed esploso nel tempo. In questo scenario, nel quale anche le aziende le guardano sempre con maggiore attenzione per raggiungere i propri pubblici, era giocoforza prevedibile un processo di solidificazione e perfezionamento delle storie. In tal senso, questi sono giorni caldissimi.

Da adesso, link per tutti

C’era una questione, diffusissima, che da sempre creava un senso di frustrazione negli utenti “normali” di Instagram. E probabilmente anche tra molti di voi.

Diecimila follower: era la soglia da raggiungere per poter disporre del “lusso” di inserire un link nelle proprie Stories. La vetta da raggiungere obbligatoriamente, altrimenti lo “Swipe Up” restava un miraggio. E quindi la possibilità di dirottare i nostri follower fuori da Instagram. Per farli atterrare su un blog, magari, o sul sito della nostra azienda o sul nostro profilo Linkedin.

Fermi, perché bisogna riavvolgere il nastro: finalmente questa logica quantitativa è stata archiviata. Ora anche chi tra noi ha, magari, giusto un centinaio o poche migliaia di follower, potrà inserire un link alle proprie Stories, evitando di dover ricorrere alla classica formula “Link in bio” per dire a chi vi segue che c’è qualcosa che potrebbe meritare la sua attenzione oltre i confini di Instagram. Arriva l’adesivo più atteso: “Link”, appunto, che permetterà a chi guarda la vostra storia di non doversi scapicollare per andare a leggere ciò che gli state proponendo.

Da Instagram annunciano la novità così: «Quando abbiamo introdotto per la prima volta i link alle Storie, la funzione era limitata agli account verificati o a quelli con un certo numero di follower. Abbiamo sentito dal resto della nostra comunità che anche loro vogliono condividere le cose che contano con i loro amici e familiari. Qualunque cosa ti piaccia, dalla cucina al volontariato o allo shopping, ora hai uno spazio da condividere nelle Storie - indipendentemente dalle dimensioni del tuo account».

User experience e prospettive

Tutto ciò, chiaramente, produrrà un’ulteriore subordinazione del feed principale che ospita post di foto e video standard. Gli utenti resteranno sempre più focalizzati sulla parte alta dell’interfaccia - quella che appunto ospita le Stories – che ora raggiunge una vera e propria fase di maturazione: le storie avranno una sempre crescente priorità sul resto, in compagnia dell’altro formato vincente, cioè i Reels. La call to action diventa immediata, semplice, funzionale. Ed era qualcosa che stavamo aspettando da tempo. Una bella opportunità, soprattutto per chi produce contenuti ogni giorno, come noi. Ma anche per i piccoli brand che credono in Instagram e che sulla piattaforma vogliono crescere e produrre maggiori volumi di traffico verso i rispettivi e-commerce e siti vetrina.

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Questo articolo è stato realizzato da Linkfloyd Sagl, non fa parte del contenuto redazionale.
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