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27.03.20 - 07:45
Le donne in tutto il mondo stanno come sempre facendo tutto il possibile per non cedere
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Le donne in tutto il mondo stanno come sempre facendo tutto il possibile per non cedere

Il Ticino non perirà anche grazie alle donne, il Mondo non perirà anche grazie alle donne.

Abbiamo sempre lavorato da casa questo è vero ma ad oggi dobbiamo farlo di più - e soprattutto dobbiamo farlo con i figli al seguito, annoiati, stanchi e in continua ricerca di attenzioni.

Eppure, le donne che lavorano non mollano.

Non mollano per niente, nonostante siano messe a dura prova dalla situazione attuale.

Tenaci, concentrate e costanti non smettono di lavorare non solo per sé stesse ma anche e soprattutto per evitare che le loro aziende subiscano un colpo troppo grosso.

Ci hanno promesso degli aiuti, ma nessuno sa quando e se arriveranno e quali saranno gli importi. 

Nel mentre continuiamo a “pedalare” con tutta la nostra forza.

Parlo dei miei meravigliosi collaboratori, per la maggior parte donne e madri. 

So che sono in molte a farlo, una potenza nascosta magari sotto un corpo di 50 kg che con la forza di un mulo traina un carro che altrimenti si sarebbe già arenato.

Oggi scrivo perché credo si debbano ringraziare queste donne: ancora una volta il futuro è sulle loro spalle e tutte assieme ce la faremo.

Non posso credere che il sesso femminile sia ancora oggi in molti settori sottopagato e sottovalutato; è incredibile perché addirittura gli uomini in questo momento hanno capito cosa significa portare avanti la nostra professione, mentre con un piede culliamo un passeggino e con una mano aiutiamo i figli grandi a fare i compiti.

Sì, perché non dimentichiamo che siamo state chiamate a farci carico anche dell’istruzione domiciliare.

L’istruzione dei nostri figli oggi è un altro carico che si aggiunge al nostro lavoro, come se una mamma potesse sostituirsi a 10 o più insegnanti, soprattutto se ha più di un bambino a casa.

Penso alle mie collaboratrici, che come me hanno delle famiglie numerose e che si devono impegnare a far seguire più programmi scolastici in contemporanea, con i PC a rilento, i programmi che non funzionano e spesso senza un PC per ogni bambino.

Eppure, non molliamo, abbiamo imparato a lavorare nelle ore serali o al mattino presto; abbiamo imparato che chi ha un minuto libero lo utilizza e a passarci il testimone come in una staffetta. 

Abbiamo imparato quanto è prezioso ogni singolo cliente, anche se ci chiamano per un immobile da 700 franchi, noi ci occupiamo di tutti con lo stesso rispetto e passione.

Impariamo, ci adattiamo alle circostanze e ci facciamo forza a vicenda, attuando un lavoro di squadra che si trasforma in un concerto che suona all’unisono.

Sono sempre più convinta che i provvedimenti del Governo, seppure atti a garantire il nostro stato di salute, non siano stati pensati per le famiglie.

Nei negozi non è più possibile acquistare materiale scolastico, colori, fogli, forbici, mai come ora ci pentiamo di non avere infinite scorte di materiale da cartoleria. Non accadrà mai più.

Nessuno ad oggi sta pensando ai bambini, le vittime nascoste di questa pandemia che hanno salutato insegnanti ed amici e non sanno quando li rivedranno; che si trovano chiusi tra quattro mura senza capire realmente il perché, sanno che lo fanno soprattutto per proteggere i loro nonni e questo gli dà forza, ma non sappiamo per quanto resisteranno ancora.

E in tutto questo le mamme, le donne e sempre più papà, si fanno ancora una volta carico di tutto cercando di non far fallire le loro aziende e di non far impazzire i loro figli, proseguendo il programma scolastico e assicurando dei momenti spensierati.

Spero vivamente che a queste persone sia riconosciuto oggi e negli anni che seguiranno il merito di non aver fatto sprofondare il mondo.

Le donne non si stanno lamentando, stanno solo pregando che tutto passi presto e che si torni alla normalità. 

Ancora una volta, se l’economia dopo questo vortice starà di nuovo in piedi e i bambini potranno concludere il loro anno scolastico sarà merito nostro.

Educatrici, lavoratrici mamme e donne tutto in un'unica persona, se non ve lo dice nessuno ve lo dico io: GRAZIE!

Grazie alle mie collaboratrici, grazie a tutte le mamme del mondo che si trovano nella stessa situazione, grazie a quei papà che si stanno rendendo disponibili per aiutare e che svolgono i loro compiti in famiglia e che forse vivendolo a pieno, rivalutano il nostro ruolo. 

Il primo giorno in cui riapriranno le scuole, accompagneremo i nostri figli e li saluteremo serene, so che piangeremo tutte di gioia perché la normalità che tanto ci manca, avrà un sapore del tutto nuovo. 

Sia chiaro, tutte amiamo stare con i nostri figli, ma non chiuse in casa e con tutti questi pensieri rivolti al futuro mondiale. 

Ringraziamo tutti i docenti che fanno quel che possono per non far restare indietro i nostri figli, ma ricordiamo loro che stanno vivendo un’esperienza del tutto nuova per l’umanità intera e che comunque crediamo che da questa esperienza impareranno a non dare più per scontato un sacco di cose belle di cui possono godere nelle loro vite. 

Chiediamo alla scuola clemenza, perché ci teniamo più di loro all’educazione dei nostri figli, ma non siamo in grado di essere docenti di tutte le materie in contemporanea, con figli di tutte le età. 

Stiamo facendo del nostro meglio e siamo certe che ci sarà il tempo e il modo di fare ordine nelle menti di tutti, in merito a questa impressionante esperienza.

Non vediamo l’ora di commuoverci nel leggere i loro temi scolastici. 

Grazie a tutti e andiamo avanti.


Questo articolo è stato realizzato da Swiss Realty Partners Sagl, non fa parte del contenuto redazionale.
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