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Viaggi & TurismoDai guerrieri di bronzo al castello: esplorando Reggio Calabria

04.11.24 - 16:28
Viaggio alla scoperta della Calabria, tra natura, storia e gastronomia (sesta parte)
CR e Altafiumara
Reggio Calabria
Reggio Calabria
Dai guerrieri di bronzo al castello: esplorando Reggio Calabria

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Viaggio alla scoperta della Calabria, tra natura, storia e gastronomia (sesta parte)

Il viaggio attraverso la Calabria mi ha portato a Reggio Calabria, una città che incarna il perfetto connubio tra storia antica e vitalità moderna. Situata sullo Stretto di Messina, Reggio Calabria è il punto d’incontro tra l’Italia continentale e la Sicilia e custodisce un patrimonio culturale inestimabile, tra cui il celebre Castello Aragonese, il centro storico con i suoi vicoli ricchi di fascino e il Museo Archeologico Nazionale, che ospita i famosi Bronzi di Riace. Ogni passo per le vie della città rivela storie antiche e suggestioni che trasportano indietro nel tempo.

La mia esplorazione di Reggio Calabria inizia con una visita al Castello Aragonese, una delle strutture più emblematiche della città. Questo castello, le cui origini risalgono all’epoca bizantina, fu ampliato e fortificato nel corso dei secoli, diventando un punto di difesa strategico durante il dominio aragonese nel XV secolo. Imponenti torri cilindriche e mura possenti caratterizzano questa fortezza, che per secoli ha resistito agli assalti di pirati e invasori, proteggendo la città e i suoi abitanti. Passeggiare tra i bastioni del castello offre una vista panoramica spettacolare sulla città e sullo Stretto di Messina. Le sue mura raccontano storie di battaglie, conquiste e resistenza, facendo rivivere l’atmosfera di un passato in cui Reggio Calabria era un crocevia di potenze e culture. Oggi, il castello è sede di eventi culturali, mostre ed esposizioni, rappresentando un simbolo non solo storico, ma anche di rinascita e valorizzazione del patrimonio locale.

Proseguendo, mi immergo nel centro storico di Reggio Calabria, un luogo dove le antiche strade e i palazzi raccontano storie di epoche diverse. Parto dal Corso Garibaldi, la via principale, animata da negozi, caffè e boutique, dove la modernità si fonde con l’eleganza degli edifici storici. Ogni angolo di questa strada invita a rallentare il passo e a scoprire dettagli nascosti: un portone finemente intagliato, un balcone fiorito o una piazzetta inaspettata. Svoltando in uno dei vicoli che si dipartono dal corso, trovo la Chiesa degli Ottimati, una testimonianza dell’architettura normanna e bizantina. L’interno, ricco di mosaici e decorazioni, è un luogo di pace e riflessione che offre un assaggio della spiritualità profonda della città.

La passeggiata mi porta poi sul famoso Lungomare Falcomatà, definito da Gabriele D’Annunzio “il chilometro più bello d’Italia”. Con le sue palme, i giardini e la vista mozzafiato sullo Stretto, è il luogo perfetto per concludere una camminata tra storia e modernità. Qui, l’aria salmastra si mescola al profumo delle piante mediterranee, creando un’atmosfera rilassante e suggestiva, soprattutto al tramonto quando la luce si riflette sulle acque e disegna giochi di colori.

Tappa imprescindibile della visita a Reggio Calabria è il Museo Archeologico Nazionale, uno dei più importanti d’Italia per la quantità e la qualità dei reperti della Magna Grecia. Il museo è noto soprattutto per ospitare i Bronzi di Riace, due statue di bronzo risalenti al V secolo a.C., considerate capolavori della scultura greca classica.

La storia del ritrovamento dei Bronzi di Riace è avvolta da un’aura di mistero e fascino. Le statue furono scoperte nel 1972 da un sub dilettante, Stefano Mariottini, durante un’immersione al largo delle coste di Riace, a una profondità di circa 8 metri. Quando vide spuntare da sotto la sabbia il contorno di un braccio, Mariottini non immaginava di trovarsi di fronte a una delle scoperte più sensazionali del XX secolo. Dopo un complesso recupero e un attento restauro, le statue furono portate al Museo Archeologico di Reggio Calabria, dove oggi attirano visitatori da tutto il mondo.

Le due statue, soprannominate Bronzo A e Bronzo B, rappresentano due guerrieri dall’aspetto vigoroso e nobile. Una delle figure, il Bronzo A, è spesso identificata come un eroe o un giovane condottiero, con una postura fiera e dettagli anatomici che mostrano la maestria degli scultori dell’epoca. Il Bronzo B, più maturo nell’aspetto, è talvolta associato a un re o a un guerriero saggio. Uno degli enigmi legati a questi capolavori è il nome di Basilea, attribuito a uno dei bronzi durante alcuni studi. Questo nome, tuttavia, rimane avvolto nell’interpretazione e nel dibattito degli studiosi, aumentando il fascino e il mistero che circondano queste statue. Il suo nome deriva dal fatto che, dopo essere stata scoperta nelle acque di Porticello, fu trafugata e immessa sul mercato antiquario, giungendo all'Antikenmuseum di Basilea, senza però essere mai esposta.L’identità dei guerrieri, così come la loro origine esatta, resta un argomento di discussione, ma ciò che è certo è la loro straordinaria bellezza e la precisione con cui sono stati forgiati. Ogni dettaglio, dai riccioli della barba ai muscoli tesi sotto la pelle di bronzo, testimonia l’abilità artistica senza pari degli scultori greci.

Visitare il Museo archeologico di Reggio Calabria è un’esperienza che lascia il segno. Oltre ai Bronzi di Riace, il museo ospita una collezione impressionante di reperti che raccontano la storia della Magna Grecia, dalle ceramiche ai gioielli, dai frammenti di templi ai rilievi scultorei. Camminare tra le sale è come fare un viaggio indietro nel tempo, tra leggende e realtà di un mondo antico che ancora oggi continua a incantare.

La mia giornata a Reggio Calabria è stata un’immersione totale nella storia e nella bellezza. Dal maestoso Castello Aragonese che racconta di guerre e conquiste, al centro storico con le sue vie piene di vita e fascino, fino al Museo Archeologico Nazionale, dove ho potuto ammirare i Bronzi di Riace e sentire il richiamo della grandezza della Grecia antica. Reggio Calabria è una città che sa raccontarsi attraverso le sue pietre, i suoi monumenti e le sue storie, offrendo un’esperienza indimenticabile a chi ha la curiosità di scoprirla.

Mentre lascio la città, con la luce del tramonto che illumina le sue strade e il mare che riflette i toni dorati del cielo, sento di aver esplorato un angolo di Calabria che resterà nel mio cuore. E so che questa terra, con la sua ricchezza storica e il suo spirito indomito, ha ancora molto da raccontare nelle prossime tappe del mio viaggio.

Per chi desidera un soggiorno esclusivo e raffinato, l'Altafiumara Resort & Spa rappresenta una scelta ideale. Situato tra Reggio Calabria e Scilla, questo lussuoso resort è immerso in un parco rigoglioso che si affaccia direttamente sullo Stretto di Messina, offrendo una vista spettacolare sulla vicina Sicilia. Le ampie piscine, circondate da giardini fioriti, offrono momenti di puro relax, mentre il ristorante propone un'esperienza culinaria d’eccellenza, con piatti che celebrano i sapori della tradizione calabrese rivisitati in chiave moderna e accompagnati da una selezione di vini pregiati. L'Altafiumara Resort & Spa è anche noto per aver ospitato importanti eventi internazionali; ad esempio, il 16 e 17 luglio 2024, ha accolto il prestigioso G7 del Commercio, riunendo i ministri del Commercio dei sette paesi più industrializzati del mondo per discutere le sfide e le opportunità del commercio internazionale. Questo evento ha consolidato la reputazione del resort come meta di prestigio per chi cerca il massimo del comfort e del lusso in un contesto naturale mozzafiato.

I precedenti articoli di questo reportage sono stati pubblicati il 21 e 27 settembre, il 3, 12 e 21 ottobre 2024.

Il mio tour alla scoperta della Calabria, della sua storia, delle sue bellezze paesaggistiche e le prelibatezze gastronomiche, non termina qui. La prossima volta vi porterò sulla Costa degli Dei. Seguitemi!

Testo a cura di Claudio Rossetti


Questo articolo è stato realizzato da Progetti Rossetti, non fa parte del contenuto redazionale.
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