I futuri piani di innovazione e sostenibilità dell'azienda, mettendo in luce l'importanza dei veicoli elettrici, ibridi e a idrogeno
Dall'Asia alla Svizzera per guidare BMW Group Svizzera, Paul de Courtois gestisce il celebre marchio automobilistico da 2018. Lo abbiamo incontrato per un'intervista e abbiamo fatto quattro chiacchiere discutendo di innovazione e progetti futuri in casa BMW e Mini. Spaziando da auto elettriche, nuovi modelli 2025, idrogeno e mercato svizzero.
Iniziamo con alcuni dati di mercato:
Cosa significa per lei il marchio BMW? E cosa significa per lei esserne il CEO?
BMW è un marchio incredibilmente forte, per il quale lavoro con piacere da 26 anni. I prodotti mi hanno entusiasmato già prima di iniziare presso BMW Francia. Dopo alcuni anni nel mio mercato nazionale, sono inizialmente passato alla centrale di BMW Group a Monaco di Baviera. In seguito ho avuto l’onore di dirigere diversi mercati europei, come l’Ungheria o la Polonia, un ambito molto dinamico e in forte crescita. Prima di trasferirmi in Svizzera ero ancora Managing Director del BMW Group Asia a Singapore. Per me è un privilegio poter conoscere così tanti Paesi diversi e aver già collaborato con tanti fantastici team. Anche gli ultimi cinque anni in Svizzera sono stati incredibilmente positivi per me. È un lavoro interessante ed entusiasmante.
È un appassionato di auto anche nella sua vita privata?
Non avrei potuto lavorare per BMW per 26 anni se non fossi un appassionato di auto. Le auto fanno parte della mia vita fin da giovane. E anche dopo tanto tempo questo settore dinamico mi affascina continuamente.
Quale auto guida regolarmente?
Da due anni apprezzo molto i nostri modelli completamente elettrici. Dopo una iX e una i7, attualmente guido una BMW i5, della quale mi sono innamorato. La vettura mi piace molto sia per il percorso casa-lavoro, sia per la vita privata. Come seconda auto ho una MINI, dalla quale non vorrei mai separarmi grazie alla sua guida da go-kart. Poter testare e sperimentare i nostri vari modelli e marchi è un piacevole effetto collaterale della mia posizione.
Una curiosità, invece, qual è stata la sua prima auto?
Essendo arrivato in BMW molto presto, la mia prima vettura era naturalmente già una BMW. Una BMW Compact, una piccola auto molto bella che da quest’anno rientra addirittura tra le auto d’epoca. Per questo sono praticamente nato in una BMW :)
Anche considerando la sua lunga tradizione, cosa significa per una casa come BMW l’interferenza - chiamiamola così - della politica, come nel caso della decisione della Commissione europea dello stop alla produzione di auto a benzina entro il 2035. Per voi come azienda, e anche come designer e creatori, questo cosa significa?
Bella domanda. Soprattutto in Europa, ma anche in America o in Cina, vengono introdotte sempre più norme. Come azienda con una tradizione ultracentenaria, oggi siamo più forti che mai, perché abbiamo saputo adattarci molte volte nel corso della storia. In linea con l’Accordo di Parigi, BMW si è impegnata a ridurre il riscaldamento globale a 1,5 gradi. Perseguiamo questo obiettivo indipendentemente da leggi o decisioni politiche.
E per raggiungerlo lavoriamo con varie tecnologie che ci aiutano a ridurre l’impronta di CO2. Senza dubbio l’elettromobilità è per noi il fattore più importante per la mobilità individuale del futuro e per la riduzione delle emissioni, ma non è l’unico. Continuiamo a sviluppare tecnologie diverse e a rendere più efficienti i nostri motori a combustione. Tra 10 anni saranno ancora in circolazione milioni di veicoli con motore a combustione. Continuare a utilizzare questi propulsori più a lungo non può essere la soluzione. Ecco perché stiamo lavorando anche nel campo degli e-fuel e perché rappresentano una possibile soluzione per la decarbonizzazione del parco auto circolante. Inoltre, svolgiamo un’intensa attività di ricerca sulla tecnologia delle pile a idrogeno.
In BMW non abbiamo ancora comunicato una data di stop alla produzione dei motori a combustione. Dagli stabilimenti MINI, invece, dal 2030 usciranno solo veicoli completamente elettrici. Alla fine sono i nostri clienti a decidere quale tipo di propulsione è più adatto alle loro esigenze.
Come BMW avete già imboccato da diversi anni la strada dell’elettrico. Quali sono stati i risultati per il mercato svizzero e cosa avete imparato? Cosa c’è - secondo voi - ancora da migliorare?
Abbiamo iniziato molto presto ad occuparci di questo argomento, prima di molti altri marchi. Per noi le auto elettriche a batteria non sono una novità. A breve lanceremo la sesta generazione della nostra propulsione elettrica e possiamo quindi vantare una grande esperienza nel campo. In Svizzera, per l’ottava volta consecutiva, siamo stati l’unica casa automobilistica del segmento premium a raggiungere gli obiettivi di CO2 della Confederazione. Il nostro obiettivo è ridurre ulteriormente le emissioni di CO2, per il quale ci stiamo impegnando fortemente. Ogni nuova generazione è sempre migliore di quella che l’ha preceduta. Tuttavia, questi traguardi vengono raggiunti non solo con i BEV, ma anche grazie all’efficienza di tutti i nostri motori.
Per quanto riguarda il 2025, invece, tutti gli occhi sono puntati sulla Neue Klasse cosa potete dirci di più? E del resto della gamma dell’elettrico per quell’anno?
La Neue Klasse porrà una nuova pietra miliare non solo in termini di velocità di ricarica. Anche l’autonomia aumenterà del 30% circa. Mentre caleranno del 60% le emissioni di CO2 della produzione di celle di accumulo. Per noi è importante considerare non solo le emissioni dell’auto nel corso della sua vita utile, ma anche quelle della catena di produzione alla base. Oltre alla batteria, la Neue Klasse porta con sé molte altre innovazioni, anche per quanto riguarda la digitalizzazione. Nel parabrezza, ad esempio, ci sarà un display che si estenderà su tutta la larghezza della parte anteriore.
Solo nei primi due anni, lanceremo sei diversi modelli basati sulla piattaforma della Neue Klasse che soddisferanno completamente le aspettative dei clienti svizzeri. Inizieremo con un SUV, seguito da una berlina nell’attuale segmento della Serie 3.
Quest’anno partiamo con la BMW i5 Touring, la prima station wagon completamente elettrica del marchio BMW. Un highlight assoluto, anche per i nostri clienti svizzeri, poiché l’80% degli acquirenti della Serie 5 sceglie la variante Touring. Inoltre lanciamo la nuova BMW X2. Anche in versione iX2 completamente elettrica. Quest’anno anche MINI ha in serbo numerose novità. Sarà lanciata sul mercato la famiglia MINI completamente rinnovata. Oltre alle versioni elettriche della Cooper e della Countryman, a fine anno arriverà un altro piccolo crossover completamente elettrico.
Sempre parlando di zero emissioni, ma di idrogeno: Quali sono i piani di BMW per il futuro dell’idrogeno e quali sono i prossimi modelli o progetti che intende lanciare o sperimentare?
Dal nostro punto di vista, l’idrogeno può essere il tassello mancante del puzzle della mobilità a emissioni zero. Per questo motivo stiamo effettuando ricerche approfondite su questa tecnologia. La pila a idrogeno è un’opzione interessante soprattutto per i veicoli grandi e pesanti. Offre ad esempio il vantaggio di mantenere l’autonomia indipendentemente dalla temperatura esterna, e permette di rifornire completamente i veicoli in tempi brevi paragonabili a quelli delle vetture a benzina.
Con la BMW iX5 Hydrogen abbiamo presentato un veicolo pilota dotato di questa tecnologia. Una serie pilota di circa 100 esemplari è attualmente in uso in tutto il mondo. L’anno scorso ne abbiamo avuti quattro presso la nostra sede in Svizzera e li abbiamo testati a fondo con clienti e rappresentanti dei media, facendo tesoro di esperienze. L’obiettivo della flotta pilota è raccogliere il maggior numero possibile di dati di guida nelle più svariate condizioni ambientali, ad esempio con il clima temperato della Svizzera, ma anche nel deserto di Dubai e alle temperature polari della Lapponia. I dati ci aiuteranno ad avvicinare sempre di più la tecnologia alla produzione in serie. Per la fine di questo decennio prevediamo di realizzare un veicolo di serie. BMW X5 Hydrogen.
In Ticino non ci sono stazioni di idrogeno. La più vicina è a Milano. Forse nel prossimo futuro qualcuno installerà una stazione di idrogeno anche in Ticino. Così potremo testarle anche noi.
Esatto, in Ticino la situazione è ancora pessima. Anche questo è uno degli obiettivi della nostra flotta pilota: desideriamo richiamare l’attenzione sul fatto che per il successo della tecnologia è indispensabile un’infrastruttura di rifornimento capillare. Attualmente in Svizzera sono presenti 17 stazioni di rifornimento di idrogeno, ben lungi dall’essere sufficienti. Solo una volta colmate le lacune, si potrà realmente parlare di un’offerta in grado di soddisfare le esigenze dei nostri clienti.
I tempi sono giovani ed è ancora presto per trarre delle conclusioni ma potrebbe essere il futuro?
Prevediamo che in futuro i veicoli elettrici a batteria costituiranno la quota più consistente. Ma non il 100%. I BEV non sono adatti a tutti i clienti, a tutti i casi d’uso e a tutte le regioni del mondo.
Sono molti i fattori da cui dipende la mobilità futura. Ad esempio le materie prime: per la batteria di un’auto a idrogeno ne serve solo un decimo rispetto a quella di un’auto completamente elettrica.
Come Lei stesso ha affermato, è ancora troppo presto per fornire informazioni concrete. Ma una cosa è certa: il futuro della mobilità è a emissioni zero
Cosa ne pensate dell'e-fuel (carburante sintetico)?
Tra 10 anni saranno ancora in circolazione milioni di veicoli con motore a combustione. Continuare a utilizzare questi propulsori più a lungo non può essere la soluzione. Ecco perché stiamo lavorando anche nel campo degli e-fuel e perché rappresentano una possibile soluzione per la decarbonizzazione del parco auto circolante.
Riguardo, invece, al mercato svizzero: quali sono le aspettative di vendita e di soddisfazione dei clienti per i nuovi modelli BMW in Svizzera?
I nuovi modelli BMW e MINI continueranno a essere particolarmente apprezzati dai nostri clienti e a soddisfare le loro esigenze, ne sono convinto. Le cifre degli ultimi anni parlano a nostro favore. Nel 2023 siamo riusciti a difendere il nostro primato tra i costruttori premium e ci posizioniamo al secondo posto sul mercato complessivo. Si tratta di un ottimo risultato anche rispetto ad altri mercati del BMW Group e ciò dimostra che offriamo i prodotti giusti per i nostri clienti svizzeri.
Parliamo un po di guida automatizzata e autonoma. Quali sono i progetti in corso per BMW?
La guida automatizzata è un argomento avvincente, di cui parliamo già da anni. Con la nuova Serie 5 siamo la prima casa automobilistica a offrire in Germania già oggi la possibilità di viaggiare fino a 130 km/h in autostrada senza dover toccare il volante. La nuova BMW Serie 7 verrà dotata addirittura in questo trimestre di una funzione simile per il livello 3, che consente di guidare la vettura in modo completamente autonomo fino a 60 km/h e di concentrarsi sulle attività secondarie.
Questo livello di guida è stato approvato dalle autorità. Lo sviluppo proseguirà in questa direzione, ma sotto forma di singole funzioni e assistenti. BMW non prevede invece un livello 5 robotizzato senza volante. Inizialmente ci si era prefissati un calendario più breve, perché la tecnologia non è il problema. A ostacolarla vi sono piuttosto questioni giuridiche ed etiche. Il rischio maggiore nell’equazione è l’uomo. Addestrare la macchina all’imprevedibilità è troppo costoso sia a livello di ricerca che di attuazione. Non siamo ancora a questo punto, ma la guida autonoma arriverà e renderà la circolazione stradale molto più sicura, anche se decisamente più tardi di quanto previsto dieci anni fa. Se BMW porta una tecnologia sulle strade, potete essere certi che funzioni.