La multi-positività zurighese ha smascherato il bluff dei dirigenti del nostro calcio.
Intanto martedì sera si giocherà Basilea-Zurigo; i tigurini, schiereranno parte della U21.
Più che verdetti, il (quasi) concluso 30esimo turno di campionato ha portato confusione. In classifica, dove in vetta e in coda è ancora tutto da decidere, come anche negli uffici della SFL. I tanti positivi al Covid-19 scoperti a Zurigo hanno infatti fatto perdere la scommessa e un nuovo pezzetto di credibilità ai dirigenti della Lega. Una Lega che si è mostrata in balia delle onde invece che pronta, ferma, al comando di un’imbarcazione che sta rollando pericolosamente e ha cominciato a imbarcare acqua.
A Berna hanno affrontato senza il giusto piglio la situazione drammatica e hanno preso decisioni considerando prima di tutto gli interessi economici e le richieste dei grandi club. Scegliere di chiudere a doppia mandata in primavera, cancellando titoli e retrocessioni (ma garantendo la promozione alle migliori di Challenge), sarebbe forse stato impopolare ma avrebbe permesso a molti di continuare a godere di indennità e aiuti e di programmare con calma e attenzione il futuro. Invece è passata la linea della fretta e, nonostante quella vissuta in biancoblù sia una situazione eccezionale, il rischio è stato sottostimato. La barca è così uscita dal porto (costringendo tutti a un super lavoro per cercare di garantire la sicurezza) ma il mare si è comunque fatto nuovamente grosso. Ora non è il momento dei processi, ora è tempo di mettersi in salvo, limitando al minimo le perdite e difendendo quel poco di credibilità rimasta. Bolla o non bolla, Super a 10 o 12 squadre, a partire dal confermatissimo Basilea-Zurigo di martedì sera (con i tigurini in campo con parte della U21), che si scelga una rotta sicura e la si segua fino in fondo. Una volta messisi al riparo dai venti e vinta la corrente, sarà però forse il caso di rivalutare le capacità dei capitani Claudius Schäfer ed Heinrich Schifferle e di tutti quelli che occupano il ponte di comando.