Frustrata dopo il pari con Israele, ma con il destino ancora nelle proprie mani. Prima il pass per l'Europeo, poi le dovute riflessioni
La selezione di Yakin si è complicata la vita, ma domani contro il Kosovo ha un'altra chance per chiudere i conti (20.45). Un calcio alle polemiche: che sia festa a Basilea.
BASILEA - Chiudere i conti, lasciare da parte le polemiche e prendersi il ticket per l’Europeo che si giocherà quest’estate in Germania. Questa la missione, di certo non “impossible” come quelle di Tom Cruise, che ha davanti a sé la selezione di Murat Yakin. Per farlo la Nati deve battere il Kosovo, atteso sabato sera al St.Jakob Park di Basilea.
Guai a sottovalutare Muriqi e compagni, ancora in corsa - almeno matematicamente - per un posto nella kermesse continentale, ma le forze in gioco non dovrebbero far tremare i polsi ai supporter rossocrociati. Almeno sulla carta. E qui bisogna fare attenzione. La Nati ha preso la brutta abitudine di farsi male da sola e complicarsi la vita. Lo dicono i numeri e le più recenti performance in questa campagna di qualificazione, iniziata in maniera brillante e fattasi via via sempre più opaca, nonostante i 4 punti che ancora restano di margine sul terzo posto.
Anche contro Israele si è vista una squadra dai due volti. Un buon primo tempo, poi i soliti problemi (anche mentali e di attitudine) fino al gol dell’1-1 incassato nel finale. Ora sono quattro - tutti partendo da una situazione di vantaggio - i pareggi inanellati dalla Svizzera nelle ultime cinque uscite, dove ha pure incassato ben 8 reti (troppe, per una difesa un tempo solida). Il tutto si traduce in una frenata e un ritmo di crociera troppo blando - come quello visto nel secondo tempo a Felcsut - che obbliga gli elvetici a pazientare.
Sciupato il primo match point, non c’è comunque tempo da perdere per piangersi addosso. Restano due finali, ci si augura ne basti una. Le analisi e le riflessioni sulle dinamiche di gruppo, si spera approfondite, si faranno dopo. Prima c’è da battere il Kosovo e chiudere i conti - potrebbe bastare anche un pari in caso di “favori” dagli altri campi - onde evitare di vivere un ultimo round da brividi in Romania (martedì). Sabato a Basilea troverà verosimilmente spazio dal 1’ anche Shaqiri, spesso decisivo nei match più caldi e importanti.