LUGANO«Provare ad andare a prendere l'YB»

LUGANO - Il passato è stato brillante. E il futuro, come sarà a Lugano? L’ambizione, in vista di una stagione da (potenzialmente) tre competizioni, non manca a Cornaredo.

«La squadra parte già da un’ottima base - ha raccontato Mattia Croci-Torti - quella degli ultimi due anni. Abbiamo fatto un’ottima preparazione, tutti sanno quello che voglio, tutti si sono fatti trovare pronti e affamati e sanno che partite ci aspettano adesso. Sono molto fiducioso per la prima partita di campionato».

Si riparte dopo la grande delusione di Berna.
«Nei giorni successivi alla sconfitta in coppa c’erano molta tristezza e delusione. E non sarebbe stato corretto se fosse successo il contrario. Poi però arriva la nuova stagione, arrivano le nuove ambizioni, arrivano le partite che non si vede l’ora di giocare…».

Quello targato 2024/25 sarà un Lugano diverso?
«Sì perché ha altre dinamiche nella rosa rispetto a quello dello scorso anno. Siamo molto più aperti sulla fascia destra: è da dicembre che non avevamo un terzino di ruolo mentre quest’anno ne abbiamo due. Possiamo fare altre rotazioni. Speriamo che sia un Lugano che dalla prima partita riesca a essere più efficace con quelle avversarie che si difendono basse. Dobbiamo essere un po’ più bravi a trovare soluzioni in quei match dove molte volte abbiamo incontrato difficoltà».

Di sicuro sarà un Lugano atteso, che giocherà con la pressione addosso.
«La pressione è un’altra cosa. Penso che sia giusto anche da parte mia alzare l’asticella con i giocatori e cercare nuove motivazioni. Non vedo perché non stimolare i miei ragazzi nell’andare a prendere lo Young Boys da subito. Sappiamo che il percorso europeo può destabilizzare un pochino. Giocando ogni tre giorni e giocando sempre in trasferta non si hanno infatti quelle dinamiche positive proprie invece di tante altre squadre. Ma non siamo qui a cercare già scuse a inizio anno o a cercare alibi. Cerchiamo di guardare le cose in maniera positiva sapendo che l’anno scorso le partite europee ci hanno tolto tanta energia ma ci hanno anche dato consapevolezza e personalità, che si sono viste alla grande nel girone di ritorno».

E che dovranno mostrare anche i nuovi.
«Sia Zach (Zachary Brault-Guillard) che Papadopoulos sono venuti a sostituire dei giocatori che l’anno scorso hanno aiutato tanto come Espinoza e Hajrizi. Dos Santos ha caratteristiche diverse rispetto a Sabbatini ma un po’ lo sostituisce a centrocampo, soprattutto come mezzala che può cercare il gol. Su Zanotti siamo poi molto soddisfatti: siamo riusciti a prendere il giocatore che forse ci ha messo più in difficoltà nell’ultimo girone di ritorno. Perché qui a Cornaredo, se non ci fosse stato lui, avremmo allungato la nostra striscia positiva a dieci partite. Invece con quei due assist ci ha rovinato una cavalcata che stava diventando qualcosa di clamoroso».

Il mercato sarà anche in “uscita”.
«Sappiamo benissimo che abbiamo dei giocatori che tanti vogliono, che sono sul piede di partenza. Noi dovremo essere veramente bravi a sostituirli. So benissimo che tanti, dopo due anni qui a Lugano, si aspettano di andare in altri campionati. Le parole di Celar le abbiamo sentite tutti. Dovremo essere molto bravi a sostituire i partenti con calciatori di qualità e che hanno motivazioni più forti».

«Sono contento di quanto fatto fino adesso in sede di mercato - ha invece spiegato Carlos da Silva - siamo riusciti a tappare i buchi che c’erano. Era importante per me mettere subito a disposizione del mister la squadra completa. A questo punto un attaccante non arriverà a tutti i costi: un’operazione deve avere senso per tutti». 

Quali sono le avversarie dalle quali si dovrà guardare il Lugano?
«Il Basilea non sarà Basilea dell’anno scorso, lo Zurigo ha fatto 6-7 trasferimenti, con tutto quello che ha creato negli anni e con quella disponibilità finanziaria lo Young Boys sarà il favorito… detto ciò guardo poco in casa di altri. Ma il Lugano non deve nascondersi o avere paura di qualcuno…».