Heikki Kovalainen ha spiegato tutte le difficoltà che ha incontrato (e non solo lui) condividendo il box con Lewis.
Rosberg, Bottas, Alonso e Kovalainen: tutti piloti che hanno dovuto fare i conti con la figura ingombrante del britannico.
HELSINKI - Quanto è difficile condividere il box con Lewis Hamilton? Basti chiedere ai suoi più recenti alleati Nico Rosberg e Valtteri Bottas per capire quanto sia sfiancante gareggiare per la medesima scuderia e costantemente nell'ombra dell'inglese. Nonostante una convivenza complicata, il tedesco nel 2016 era comunque riuscito a togliersi la soddisfazione di scippare il titolo al compagno-rivale, prima di abbandonare la Formula 1. Il secondo, invece, non ha mai potuto dimostrare tutto il suo potenziale proprio perché ha sempre dovuto "fare legna" per far vincere il compagno.
Un altro pilota che ha vissuto questa "terribile" esperienza è stato Heikki Kovalainen, nei Mondiali 2008 e 2009 in McLaren. «A volte potevo raggiungerlo ma, nell'arco di tutto il Mondiale, dovevo sforzarmi in ogni sessione per cercare di farlo - le parole dell'oggi 40enne rilasciate in un'intervista a talkSPORT - Alla fine rimani senza energia ed è stato il mio caso. Non avevo abbastanza margine nella mia capacità di fare i tempi e le gare che ha fatto lui, quindi non è stato facile. Il suo livello di prestazioni è così alto che, anche per super talenti come Max Verstappen, richiede molto sforzo, molta concentrazione, molta energia. Non è facile, non tutti riescono a gestirlo».
Ma come ha fatto Rosberg a spuntarla? «Sono sicuro che Nico ha usato tutti gli strumenti a sua disposizione per battere Lewis e questo lo ha quasi ucciso. D'altronde l'ha detto lui stesso, non avrebbe potuto fare un'altra stagione come quella o sarebbe morto...».
Secondo il finlandese, anche la carriera di Alonso - compagno dell'allora esordiente Hamilton in McLaren nel 2007 - potrebbe essere stata segnata dalle frizioni e dalla terribile lotta interna con il sette volte campione del mondo. «Da quelle tensioni Fernando non si è mai più ripreso...». Non è un caso se, dopo quella stagione, lo spagnolo chiese la rescissione contrattuale per far ritorno alla Renault.