In pista come in strada: chi più va veloce più paga...
Cara, cara, superlicenza.
ENGLEWOOD - Nel mondo affascinante e competitivo della Formula 1, una realtà spesso ignorata è che tutti i piloti, indipendentemente dal loro status e dalla loro fama, devono pagare una tassa per poter gareggiare.
Questo contributo non ha nulla a che fare con i soliti accordi finanziari che permettono l’accesso ai team più prestigiosi, ma riguarda una necessità formale chiamata super licenza. Per sedere al volante di una monoposto, ogni driver, senza alcuna eccezione, è obbligato a sborsare una tassa annuale.
È interessante notare come questo obolo non sia uniforme per tutti. Gli importi, infatti, sono direttamente proporzionali al rendimento dell’anno precedente: più punti accumula un pilota, maggiore sarà il costo della sua super licenza. Così avviene che un campione come Max Verstappen debba corrispondere 1.08 milioni di dollari per partecipare al campionato. Altri protagonisti del circuito, come Lando Norris della McLaren e Charles Leclerc della Ferrari, si trovano a invece dover pagare rispettivamente 925’779 e 881’805 dollari.
Questa relazione tra la spesa sostenuta e i risultati ottenuti può sembrare controintuitiva, ma rappresenta una prassi consolidata nel mondo delle corse, dove prestazioni elevate si traducono in un maggiore alleggerimento del borsino. Il sistema prevede inoltre una quota fissa per chi non ha partecipato alla stagione precedente (o ha disputato solo poche gare), come accade per i nuovi volti del mondiale. Oliver Bearman della Haas deve così, per esempio, versare 29’198 dollari, mentre Jack Doohan (Alpine), Gabriel Bortoleto (Sauber) e Kimi Antonelli (Mercedes), con la loro assenza dalle piste nel 2024, affrontano un pagamento di 12’097 dollari ciascuno.
Questo particolare sistema di contributo può essere visto come un modo per premiare l’eccellenza, mantenendo al contempo alto il livello di competitività nel circuito. Insomma, in pista come nella vita, chi più va veloce più paga...
E noi nel dubbio pigiamo sul gas, sempre.