La canapa legale prende piede. Ma le autorità non sono ancora pronte, in particolare per quanto riguarda l'idoneità alla guida
ZURIGO - Guidare o non guidare dopo il consumo di canapa “light”? La sostanza (ricca di Cbd e con un tenore di Thc inferiore all'1%) è legale, ma non è chiaro quali siano i suoi effetti. E gli studi in merito non sono ancora sufficienti, come afferma Thomas Krämer, sostituto direttore dell'Istituto di medicina legale (Irm) dell'Università di Zurigo. E sottolinea: «Dato che il Cbd agisce su diversi meccanismi del sistema nervoso centrale e produce quindi un'ampia gamma di effetti, non si può escludere che abbia un'influsso negativo sull'idoneità alla guida».
In determinati casi il Cbd viene considerato come un sostituto della droga. «Riceviamo molte richieste da volontari che dalla canapa sono passati al Cbd» ci dice Kristina Keller, responsabile di medicina della circolazione stradale all'Irm, che tuttavia sconsiglia di mettersi al volante dopo aver consumato la cosiddetta canapa “light”. Il Cbd potrebbe infatti portare a disturbi della concentrazione e a sonnolenza.
E per quanto riguarda il valore di Thc nel sangue, Agi Petrova del negozio Green Passion di Zurigo si è sottoposta a una misurazione cinque ore dopo aver furmato cinque spinelli di Cbd. Il risultato? «Il test era positivo». Anche Petrova sconsiglia dunque ai suoi clienti di mettersi al volante dopo il consumo di canapa “light”, così come lo sconsiglia l'Ufficio federale della salute pubblica in un opuscolo destinato ai punti vendita.
Perché la polizia possa vietare a qualcuno di mettersi al volante, non ci devono per forza essere in ballo delle droghe. «Esistono dei nuovi metodi per mettere alla prova l'idoneità alla guida» spiega infatti Gian Andrea Rezzoli della polizia cantonale di San Gallo. Un esame che prende in considerazione vari sintomi, dal consumo di stupefacenti all'affaticamento. In ogni caso, per chi guida sotto gli effetti della canapa scatta il ritiro della patente.