L'azienda che la commercializzava non disponeva dell'autorizzazione di vendita. Il titolare: «Stiamo provvedendo»
MANNO - Oltre un chilogrammo di canapa con tenore di THC inferiore all’1% (quindi legale) e altri svariati prodotti derivati, quali semi alimentari, olio e foglie per tisane. È la merce che la polizia cantonale ha sequestrato ieri mattina nell’ambito di un blitz alla Purexis di Manno, azienda che già da anni è attiva nella commercializzazione di prodotti contenenti cannabinoidi a uso medicinale e che da poche settimane ha introdotto nell’assortimento la cosiddetta canapa “light”. Un passo fatto senza richiedere l’autorizzazione alla vendita prevista dalla legge cantonale sulla coltivazione della canapa e sulla vendita al dettaglio dei suoi prodotti, come ci conferma la polizia cantonale.
«Lo scorso anno abbiamo notato che, soprattutto oltre San Gottardo, svariati fornitori stavano immettendo sul mercato la canapa con tenore di THC inferiore all’1%» ci spiega Stefano Caverzasio, fondatore e amministratore di Purexis. E aggiunge: «Abbiamo dunque deciso di aggiungere il prodotto al nostro assortimento, operando con la massima trasparenza». Non senza effettuare dapprima le dovute verifiche: tra settembre e novembre 2016, l’azienda ha contattato a più riprese l’Ufficio federale della sanità pubblica per capire come procedere. «Ma da Berna non è giunta nessuna risposta alle nostre raccomandate, nonostante avessimo indicato il 1. dicembre come inizio dell’attività di vendita» ci dice ancora Caverzasio.
Quindi: senza ottenere nessuna risposta da Berna, la Purexis ha adottato la forma del silenzio assenso. E i fiori di canapa “light” (che tra l’altro hanno un tenore di THC pari a 0, mentre varia quello di THCA, che non è considerato psicotropo) sono stati aggiunti all’assortimento all’inizio di questo mese. Ed è passato poco tempo prima che la polizia bussasse alla porta dell’azienda.
Ora la merce è in mano alle autorità, che provvederanno all’analisi in laboratorio. La Purexis sta invece contattando il predisposto ufficio cantonale per l’ottenimento dell’autorizzazione di vendita, così da poter ufficialmente reintrodurre il prodotto nell'assortimento. Un’autorizzazione che, apparentemente, in Ticino non avrebbe ancora richiesto nessuno. «E questo nonostante sul territorio cantonale la canapa “light” sia già commercializzata, come pure altri prodotti derivati siano disponibili in determinati supermercati» conclude Caverzasio.