Cerca e trova immobili

BERNAParla il nuovo Mister FFS: «Il Ticino vittima del suo successo»

10.12.19 - 18:05
Vincent Ducrot, nuovo CEO delle FFS: «Sono un ferroviere, ascolterò i desideri dei dipendenti». Guadagnerà il 20% in meno del suo predecessore: «Non fa niente». E sul Ticino: «Treni pieni? Parliamone»
Keystone (archivio)
Parla il nuovo Mister FFS: «Il Ticino vittima del suo successo»
Vincent Ducrot, nuovo CEO delle FFS: «Sono un ferroviere, ascolterò i desideri dei dipendenti». Guadagnerà il 20% in meno del suo predecessore: «Non fa niente». E sul Ticino: «Treni pieni? Parliamone»

BERNA - «Sicurezza, puntualità e pulizia sono per me prioritari». Così ha esordito Vincent Ducrot, nuovo CEO delle FFS oggi in conferenza stampa. 

Dei tre punti, qual è il più importante?
«Sicuramente la puntualità. Lì bisogna fare molto. Di certo non sarà un processo che avverrà dall’oggi al domani. Molto dipende dalla pianificazione dei cantieri e dal materiale rotabile. Ci sono certamente margini di manovra sui quali intervenire per migliorare le prestazioni delle FFS».

Si è descritto come un uomo innovativo. In passato le FFS sono state criticate in fatto di innovazione e accusate di trascurare invece la ferrovia tradizionale. Come pensa di conciliare innovazione e tradizione?
«Sono un ferroviere e credo che si tornerà alle radici della ferrovia. Ma sono anche molto pragmatico. Se innovazione deve esserci questa deve andare incontro alle esigenze degli utenti. Quindi non ci saranno sorprese o miracoli da parte mia. Resto per le cose pragmatiche e per l’innovazione orientata alla clientela».

Come si immagina le FSS fra 20 anni? Come fornitore di servizi di mobilità oppure deve focalizzarsi sulle ferrovie?
«Il nostro marchio di fabbrica sono le ferrovie. Fra 20 anni ci saranno ancora. Il sistema ferroviario resta quello più affidabile e sicuro. Ma non escludo che si possa guardare anche oltre i propri confini e affrontare nuovi campi. Un’azienda in fondo deve anche svilupparsi».

Come pensa di comportarsi con il personale dell’azienda?
«Certamente ascolterò le richieste dei dipendenti. Una delle mie forze è stata quella di essere sempre vicino alle persone. In fondo sono i dipendenti che fanno l’azienda, e per me è importante che le 33000 persone che lavorano alle FFS si sentano soddisfatte. Ma ovviamente sono anche un manager e devo far quadrare i bilanci dell’azienda e questo a volte puo’ causare dolori al personale. Ma è un aspetto da mettere in conto e siamo preparati».

Spesso i dipendenti hanno espresso critiche nei confronti delle FFS . Si sentono poco orgogliosi di appartenere a questa azienda. Come pensa di riconquistare la loro fiducia?
«Con la trasparenza. È un valore sul quale credo molto. Parleremo con i dipendenti e affronteremo insieme problemi e soluzioni. Sono sicuro che torneranno ad essere fieri del loro lavoro».

La Consigliera federale Sommaruga  vuole che il Governo controlli ancor di più le FFS. Quanto è grande il suo raggio d'azione in queste condizioni?
«Penso che se facciamo bene il nostro lavoro e i clienti scelgono la qualità dei treni, allora vuol dire che abbiamo già  raggiunto tanto. Per il resto ognuno farà i suoi compiti. Io sono il CEO delle FFS e devo assicurarmi che le cose procedano nel migliore dei modi. Sono in buoni rapporti con Simonetta Sommaruga. Apprezzo il suo lavoro, e sono contento di aver scambi di opinioni con lei affinché l’azienda possa beneficiarne ed evolvere».

Dunque non sente la pressione della politica,  o il fatto che lei guadagni meno del suo predecessore?
«Nessun problema. Se c'è un limite di velocità sull'autostrada devi attenerti ad esso. Ci sono regole da accettare. Per quanto mi riguarda non c’è discussione su questo aspetto». (Ducrot guadagnerà il 20% in meno rispetto al suo predecessore n.d.r.)

Ha detto in un’intervista che la questione dei treni pieni si concentra su pochi orari di punta. Come pensa di affrontare questo problema?
«È un tema complicato che ho dovuto già affrontare in passato. Abbiamo sviluppato diverse idee. Ma trovare una soluzione è davvero difficile. Bisogna accettare la situazione per quella che è. La gente purtroppo preferisce viaggiare negli orari di punta, anziché quando i treni sono vuoti. Offriremo treni con maggiore capienza. Il nostro destino saranno i treni lunghi 400 metri».

La sensazione che si  ha in Ticino è quella di sentirsi un po’ abbandonati dalle FFS. L’utenza lamenta ritardi e soprattutto treni sempre molto pieni. Come pensa di affrontare questo problema?
«È una sensazione sbagliata. Per le FFS tutti i Cantoni hanno piena importanza. Da romando sono molto sensibile alle regioni di periferia. Il Ticino è anche vittima del suo successo. Grazie alla galleria di base il traffico viaggiatori è cresciuto tantissimo, e questo è solo un bene. Se ci sono problemi bisogna ovviamente mettersi a tavolino e analizzarli e trovare una soluzione».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

Asdo 5 anni fa su tio
Il problema non sono i viaggiatori che "vogliono" andare durante l'ora di punta. Il problema sono i viaggiatori che DEVONO perché tutti i settori non cambiano orario. Si parla di interconnessione tra le aziende agli stessi orari e son d'accordo... E difatti devo ancora capire perché le scuole non spostino di un'ora prima o dopo i loro programmi.

tazmaniac 5 anni fa su tio
"Il Ticino è anche vittima del suo successo. Grazie alla galleria di base il traffico viaggiatori è cresciuto tantissimo" ...questa è una ca.. una grande strepitosa, spaventosa ca...ataaa! Da buon romando falso e ipocrita non si smentisce...i problemi dei treni pieni in Ticino ce li abbiamo da ben prima si costruisse la galleria... se questo è il nuovo CEO FFS e questa è la sua visione della situazione stiamo freschi...

Gus 5 anni fa su tio
Sicuramente meglio lui dell'arrogante Meyer

SosPettOso 5 anni fa su tio
Per ciò che ha detto, ci sta tutto... Meyer avrebbe "migliorato la puntualità" portando da 3 a 5 i minuti che non vengono conteggiati come ritardo. La frase "...sono anche un manager e devo far quadrare i bilanci dell’azienda e questo a volte puo’ causare dolori al personale..." non fa presagire nulla di buono, ma potrebbe anche essere mal tradotta o estrapolata dall'intero discorso (tutti i leccapiedi di Meyer sono anch'essi "personale" e se questo fa repulisti, son dolori). Lasciamo che provi a far qualcosa prima di sparare a zero...

Marta 5 anni fa su tio
....per non parlare dei viaggi in piedi in vagoni dall'aria irrespirabile (non è più possibile aprire i finestrini) quando spesso la carrozza di prima classe è vuota o quasi...

SosPettOso 5 anni fa su tio
Risposta a Marta
Aprirli è sempre possibile: c'è quasi un martelletto ad ogni finestrino! Il problema è che poi non si richiude più....

Marta 5 anni fa su tio
Viaggiare in treno è troppo caro, i biglietti vanno come minimo dimezzati. Come anche tutti gli abbonamenti.

spank77 5 anni fa su tio
fa pensare che a molti basterebbe "solo" quel 20 percento in meno di stipendio all anno per vivere più che bene....

Pecoratriste 5 anni fa su tio
... Sono disoccupato e prendo 2700 fr al mese... Se qualcuno di ffs é stufo di lamentarsi e vuole fare uno scambio sono a disposizione.

GI 5 anni fa su tio
Beh, certo che se quella "dei treni pieni" è "una sensazione sbagliata"...non possiamo aspettarci gran che.....ma vorrei essere tanto sconfessato....
NOTIZIE PIÙ LETTE