Il numero dei reclami pendenti resta elevato: circa 35mila
Il tasso di errore per le fatture inviate finora è inferiore al 2%
BERNA - La società che si occupa della riscossione del canone radio-tivù, Serafe, continua a ricevere lamentele: circa 35'000 reclami sono ancora pendenti. Tuttavia, il numero di fatture errate è inferiore al 2%, con tendenza al ribasso.
È quanto indica oggi il Consiglio federale in risposta a un'interpellanza del consigliere nazionale Gregor Rutz (UDC/ZH) secondo cui la riscossione del canone continua a causare problemi.
L'anno scorso Serafe, subentrata a Billag, ha sbrigato 418'268 richieste scritte, fornendo nel contempo 849'569 consigli telefonici, precisa l'esecutivo.
Sulla base di questi dati, Serafe stima che rimangano in sospeso 35'000 richieste di chiarimenti. A tale riguardo, la società di riscossione ha predisposto linee telefoniche aperte ininterrottamente dalle 8.00 alle 18.00, con personale supplementare nei giorni di punta dopo l'invio delle bollette.
Grazie a un netto miglioramento della collaborazione con i Comuni, il tasso di errore per le fatture inviate finora è inferiore al 2%. Si registra una tendenza al ribasso del numero di sinistri a meno dell'1,5%, pari a 5 mila reclami al mese.
Anche tra le aziende si segnala una diminuzione dei reclami. L'anno scorso circa il 10% delle società soggette alla tassa si era rivolta all'Amministrazione federale delle contribuzioni con domande o perché non erano d'accordo con la fattura. Alla fine, sono state 235 le ditte ad aver contestato la fattura. Ma per quest'anno si registra un solo reclamo inoltrato a metà marzo.