Compagnie farmaceutiche tedesche non hanno gradito gli apprezzamenti del ministro della sanità al prodotto elvetico.
Il colosso farmaceutico renano vende i test a un prezzo tre volte inferiore. Il Ceo di Mikrogen: «È una dichiarazione di guerra».
BASILEA - Il colosso farmaceutico basilese Roche si sta attirando le antipatie della concorrenza in Germania riguardo al test per individuare la presenza di anticorpi al coronavirus. Ai rivali non va giù il costo troppo basso dell'esame, né la preferenza espressa per il prodotto della multinazionale elvetica dal ministro della sanità tedesco Jens Spahn.
Secondo un articolo del quotidiano tedesco "Handelsblatt", Roche vende il test ai laboratori per 1.50 franchi. In media, gli altri fornitori in Germania addebitano un costo fra i 4 e i 6 euro. Questo fa del prezzo di Roche una dichiarazione di guerra, ha detto senza mezzi termini Erwin Soutschek, CEO della società Mikrogen, citato dal giornale.
Con i test degli anticorpi si può capire se una persona ha già contratto il Covid-19. Ciò li rende particolarmente ambiti e la concorrenza fra i fornitori è feroce. Il prezzo offerto dal gruppo renano mette sotto pressione gli altri attori di questo mercato, soprattutto i pesci più piccoli.
Ad aumentare l'irritazione c'è la strategia di marketing operata dal gigante elvetico, che a quanto pare ha fatto breccia nella politica, fa notare Thorsten Hilbich, numero uno di DiaSorin. Jens Spahn, responsabile della sanità del governo Merkel, ha infatti descritto il prodotto «come il miglior test per quanto ne sappiamo». Alcuni clienti dei laboratori richiedono già esplicitamente e specificamente l'esame targato Roche.
In ogni caso, le strutture non dovrebbero valutare solamente costo e domanda del cliente, bensì anche la qualità diagnostica, afferma il medico di laboratorio Michael Müller. Il test di Roche si è fatto strada nei media ed è conosciuto anche dal grande pubblico, ma «la decisione finale su quale utilizzare spetta al medico o al microbiologo».