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BERNABerna fa campagna per i nuovi caccia con la sua unica pilota donna

24.06.20 - 17:03
Venerdì, la consigliera federale Amherd presenta la sua strategia in vista del voto. Seiler Graf (PS): «Tattica furba».
Keystone
Fanny Chollet in una foto d'archivio
Fanny Chollet in una foto d'archivio
Fonte 20 Minuten/Joel Probst
Berna fa campagna per i nuovi caccia con la sua unica pilota donna
Venerdì, la consigliera federale Amherd presenta la sua strategia in vista del voto. Seiler Graf (PS): «Tattica furba».

BERNA - È giovane, è la prima (e unica) pilota di caccia della Svizzera e sta in qualche modo per diventare la testimonial per l’acquisto dei nuovi jet da combattimento. Normalmente seduta alla cloche di un F/A-18 Hornet, venerdì Fanny “Shotty” Chollet, 29 anni, prenderà parte alla conferenza stampa in cui la “ministra” della Difesa, Viola Amherd, presenterà il suo piano per la campagna in vista della votazione sul credito da 6 miliardi di franchi per l’acquisto dei nuovi velivoli.

Per gli oppositori, si tratta di una scelta calcolata: «La tattica del Dipartimento federale della difesa è furba», accusa la consigliera nazionale socialista Priska Seiler Graf. «Presenta l’unica pilota donna come un’insegna per la sua campagna per i jet da combattimento», lamenta. «È un’operazione di pubbliche relazioni perché lei è tutt’altro che rappresentativa della sua squadra, per il resto totalmente composta da uomini», aggiunge.

Secondo Seiler Graf, l’intenzione di Amherd è chiarissima: «Il Dipartimento federale della difesa vuole creare sostegno per i jet da combattimento tra le donne», denuncia. «Purtroppo ciò non aiuta particolarmente la causa della parità di genere - continua -. La giovane pilota serve solo come veicolo pubblicitario».

Secondo la consigliera nazionale socialista, si è di fronte a «un trucco vecchio e trasparente»: «Le donne non si lasciano influenzare da questo - mette in guardia -. Non diranno “sì” ai jet da combattimento solo perché si fa pubblicità con un’insegna femminile. Non ci facciamo abbindolare così facilmente».

Contattato da 20 Minuten, il Dipartimento federale della difesa non intende esprimersi in merito a queste critiche. Quanto a Fanny Chollet, non sarà possibile parlare con lei fino a venerdì. In quell’occasione, l’aviatrice «presenterà il punto di vista dei piloti in merito all’urgenza dell’acquisto» dei nuovi aerei, spiega il capo della comunicazione, Renato Kalbermatten.

Stefan Holenstein, presidente della Società svizzera degli ufficiali e copresidente della campagna per i caccia, rigetta le accuse di Seiler Graf: «Siamo orgogliosi della nostra prima pilota di jet da combattimento», afferma. «Perché è legittimo mostrare al pubblico che nell’esercito abbiamo donne capaci. Anche in relazione alla votazione», aggiunge.

Holenstein non nasconde però l’obiettivo del suo comitato: «La nostra campagna si rivolge innanzitutto a tre gruppi che devono essere particolarmente coltivati e convinti: i giovani, le donne e la popolazione urbana», fa sapere. «Tuttavia, non è il motivo per il quale la Signora Chollet è in prima fila nella campagna per la votazione», assicura. 

Holenstein respinge anche le critiche in merito all’impegno per la parità di genere: «L’Esercito prende sul serio l’incremento delle donne. Vuole diventare più attrattivo per loro ed è per questo che esiste per esempio il gruppo di lavoro Donne e politica della sicurezza», sottolinea Holenstein. Ma riconosce: «Con una percentuale di donne che non raggiunge l’1% siamo ancora molto indietro, rappresentiamo il fanalino di coda d’Europa».

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