Su di loro le Ferrovie federali hanno investito oltre 32 milioni, ma dal 2040 questi convogli verranno già accantonati.
Christian Wasserfallen del PLR: «Non è possibile che un treno moderno abbia questi problemi». La Conferenza dei trasporti della Svizzera occidentale: «Romandia sempre più distaccata dal resto della Svizzera».
BERNA - La velocità è nulla senza il controllo. Si potrebbe riassumere così - modificando un po' un vecchio slogan di Pirelli - il flop dei treni a due piani "Dosto". Acquistati dalle FFS per ridurre i tempi di percorrenza grazie a una maggiore velocità in curva, i nuovi convogli verranno già accantonati nel 2040. Il motivo? Dai test è emerso che la nuova tecnologia basata sulla compensazione del rollio comporta notevoli disagi per i passeggeri e quindi i convogli non potranno raggiungere le velocità previste.
Insomma un vero e proprio smacco per le FFS che sulla tecnologia puntavano forte e che in essa hanno già investito oltre 32 milioni di franchi. Con la politica che, nelle ore successive alla conferenza stampa, ha gettato ulteriore benzina sul fuoco. «Questo è un fallimento per le FFS», ha precisato il consigliere nazionale del PLR Christian Wasserfallen. «Non è possibile che un treno moderno abbia questi problemi».
Le FFS, a ogni modo, vogliono provare comunque a ridurre i tempi di viaggio tra Losanna e Berna e tra Winterthur e St. Margarethen, realizzando delle nuove linee più dirette. «Ma questo - commenta ancora Wasserfallen - dovrebbe essere fatto indipendentemente dai problemi dei treni bipiano». Secondo l'esponente liberale-radicale alla Camera del Popolo ancora più importante è garantire la sicurezza operativa, soprattutto in Romandia. «Le cause dei ritardi provengono per lo più dalla Svizzera occidentale. Le nuove tratte e una manutenzione puntuale dovranno aiutare i passeggeri di tutta la Svizzera a raggiungere le loro destinazioni con maggiore puntualità e rapidità».
È invece più pacato nelle sue considerazioni il deputato Martin Candinas del Centro. «Bisogna innanzitutto mantenere la calma. Non è la prima volta che la teoria si discosta dalla pratica. La priorità ora deve essere data all'affidabilità e al comfort di guida». Non l'hanno invece presa con filosofia i romandi. «L'abbandono di questa tecnologia - deplora la Conferenza dei trasporti della Svizzera occidentale (CTSO) - rafforza ulteriormente il distacco della nostra regione con il resto del Paese». Per questo la CTSO chiede ora alle FFS di dare «massima priorità» all'asse Losanna-Friburgo-Berna, proponendo rapidamente una soluzione «permanente».