L'uomo e la donna mummificati ritrovati di recente sul Monte Bianco sarebbero deceduti tra il 1640 e il 1800.
Secondo i primi rilievi svolti, provenivano dalla Valle del Rodano.
CHAMONIX - Tanto caldo, durante l'estate rossocrociata. E i ghiacciai svizzeri, sciogliendosi, hanno restituito svariati resti umani. Tra loro, anche due corpi mummificati recentemente rinvenuti sul ghiacciaio di Saleina, situato sulle Alpi del Monte Bianco.
Ora che l’analisi del Dna ha dato i suoi risultati, abbiamo finalmente qualche indizio sulla loro identità: secondo gli archeologi si tratterebbe di un uomo e di una donna deceduti tra il 1640 e il 1800.
Non è chiaro però, dalle ricerche finora svolte, se i due stessero viaggiando insieme oppure se si trovassero casualmente nello stesso posto. I resti sono infatti stati ritrovati sparsi su un perimetro di diversi metri quadrati. Con loro sono state rinvenute anche vecchie attrezzature da escursionismo, che sembrerebbero indicare la Valle del Rodano come regione di origine dei due.
Durante le ultime settimane sui ghiacciai vallesani sono stati ritrovati ben tre scheletri: uno sul Chessjen, uno sullo Stockji e uno sul ghiacciaio di Corbassière.
I resti dello Stockji sono stati identificati un mese e mezzo fa come quelli di un 27enne tedesco disperso dal 1990. Il giovane non era mai tornato da un’escursione intrapresa da Chamonix a Domodossola attraverso le Alpi vallesane.
Ma dal ghiaccio non sono emersi solo resti umani: sull'Aletsch sono state trovate anche parti dell'aereo Piper-Cherokee precipitato nel 1968, incidente nel quale morirono tre zurighesi.