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SVIZZERAFederer non riesce a trattenere le lacrime parlando del suo ex allenatore

16.09.22 - 23:18
Il campione non è mai riuscito a superare la morte di Peter Carter e alcuni amici confidano «si sente responsabile».
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Federer non riesce a trattenere le lacrime parlando del suo ex allenatore
Il campione non è mai riuscito a superare la morte di Peter Carter e alcuni amici confidano «si sente responsabile».

BERNA - Roger Federer è sempre stato noto per le sua emotività. Il 20 volte vincitore del Grande Slam ha spesso versato lacrime di commozione dopo una vittoria, ma anche dopo una sconfitta. C'è un argomento però che da sempre suscita in Federer una tempesta di sensazioni, ed è la morte del suo ex allenatore Peter Carter.

«Roger si sente... non colpevole, ma in qualche modo parzialmente responsabile della sua morte, ecco perché è ancora così emotivo riguardo a questo argomento», ha dichiarato in un'intervista rilasciata a 20 minuten Sven Groeneveld, il coach olandese che ha allenato il giovane Federer presso lo Swiss Tennis di Biel. E aggiunge: «È stato proprio Roger a suggerire a Peter di trascorrere la luna di miele in Africa. Porterà questo peso per il resto della sua vita». Carter infatti, perse la vita in un incidente stradale in Sudafrica nel 2002.

Difficoltà a controllare le emozioni
Anche anni dopo la morte di Carter, Federer si è sempre commosso ripensando alla vicenda. In un'intervista del 2019 svolta dalla CNN gli era stato chiesto che cosa avrebbe pensato il suo ex-allenatore dei suoi 20 titoli del Grande Slam e il tennista scoppiò immediatamente in lacrime. «Spero che sarebbe orgoglioso. Credo che non volesse che diventassi un talento sprecato. Ritengo che la sua morte sia stata come un campanello d'allarme. A quel punto ho iniziato ad allenarmi più duramente», ha dichiarato l'ormai 41enne. Il funerale di Carter a Basilea ha toccato il cuore di Federer in modo estremo. L'ex compagno di doppio durante la Coppa Davis, Yves Allegro, ha ricordato: «Roger era completamente a terra. Lo si intuiva dal suo linguaggio del corpo. E non riusciva a smettere di piangere. Penso che abbia pianto per tutto il funerale, durato un'ora e mezza». Anche in giovane età, il campione ha dovuto cercare di controllare le proprie emozioni, ma per un motivo differente. In passato era una testa calda, che lanciava e distruggeva racchette.

Non ha mai dovuto pulire i bagni 
Groeneveld racconta: «Aveva problemi a controllare le sue emozioni. Odiava le partite di allenamento, non le sopportava. Era molto competitivo in tutto il resto, tranne che nelle partite di allenamento». L'olandese ha subito fatto un esempio: «Una volta, scagliando via la racchetta in un impeto di rabbia, ha distrutto una tenda nuova. Per punizione l'ho costretto ad arrivare presto ogni mattina per aiutare nelle pulizie».

Quando si è venuto a sapere della vicenda, sono iniziate a girare delle voci secondo cui Federer avrebbe dovuto pulire anche le toilette oltre i campi, ma Groeneveld ha smentito subito il pettegolezzo. L'ex allenatore ha raccontato di aver riferito al custode, responsabile dei campi di Biel, che poteva scegliere lui come punire la giovane promessa del tennis per l'incidente. «Gli ho detto: è a tua disposizione, per dieci giorni, dalle sette. Ogni mattina presto vedevo arrivare Roger, con il cappuccio in testa e le cuffie più grandi di questo tavolo, mentre puliva i campi con l'espressione di chi odia la vita. Ma gli è stata risparmiata la pulizia del bagno».

Groeneveld, che una volta si rifiutò di diventare il capo allenatore di Federer, oggi ha meno contatti con la superstar. «Ma fra noi è ancora tutto come prima. Abbiamo un ottimo rapporto. Infatti, lui è sempre lo stesso, la stessa anima, è questo che lo rende unico». Ora "il King" avrà di nuovo più tempo per mantenere i contatti con il suo ex allenatore giovanile e le emozioni certamente non mancheranno.

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COMMENTI
 

Patty 2 anni fa su tio
Nessuno come te😍

Trionfx 2 anni fa su tio
.. i grandi uomini spesso sono dovuti passare da momenti difficili in cui hanno "sbagliato" o hanno dovuto saper gestire le proprie emozioni.. Onore a te guerriero

Swissabroad 2 anni fa su tio
Quando con la Q

ber68 2 anni fa su tio
sei sempre il numero 1 .la morte non siamo noi che la decidiamo cuando ci chiama .ciao roger

Swissabroad 2 anni fa su tio
Risposta a ber68
Cuando con la Q

Trionfx 2 anni fa su tio
Risposta a Swissabroad
Ma non hai altro da fare con la M?
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