L'estremista di destra arrestato sabato ha creato scompiglio nel carcere di Verbania e ora è stato trasferito a Torino.
VERBANIA - Non smette di far parlar di sé (e non in maniera positiva) il 31enne svizzero arrestato sabato dopo che armato di fucile aveva seminato il panico sulle rive piemontesi del Lago Maggiore.
Cinque in ospedale - Il forsennato, che al momento dei fatti era sotto l'influsso della cocaina, oltre a non collaborare con la giustizia italiana, martedì ha dato in escandescenze, mandando all'ospedale ben cinque guardie carcerarie del penitenziario di Verbania. Una volta visitati, tutti gli agenti sono stati dimessi con prognosi che variano tra i quattro e gli otto giorni.
Trasferito a Torino - Il pluripregiudicato neo-nazista di Turgovia è invece stato trasferito - il giorno stesso dell'aggressione - in una struttura carceraria di Torino, dotata di un reparto psichiatrico. Restano comunque avvolti nel mistero i motivi che sabato hanno spinto il 31enne ad abbracciare un fucile, a minacciare i passanti e a speronare una quindicina di automobili prima di esser fermato (a fatica) dai carabinieri.
Aggressivo - I successivi tentativi degli inquirenti d'interrogare il forsennato sono poi risultati sempre vani: il 31enne, infatti, si è sempre rifiutato di rispondere a qualsiasi domanda, dimostrando un'enorme aggressività. Aggressività con cui hanno dovuto fare i conti anche le cinque guardie carcerarie.
I reati - Il 31enne dovrà a rispondere a una lunga serie di reati. Tra di essi troviamo quelli di resistenza a pubblico ufficiale, minacce aggravate e porto d'arma. A questo proposito, è possibile che si proceda a una perizia sul fucile.