Il Comitato della Conferenza dei direttori sanitari cantonali ha deciso di non riprendere le misure di contenimento
BERNA - Mascherina obbligatoria oppure no? Il nuovo aumento dei contagi che stiamo assistendo durante le ultime settimane ha riproposto il dilemma.
Alcuni medici si sono già espressi a favore della reintroduzione di alcune misure restrittive per limitare la diffusione della pandemia. Il comitato direttivo della Conferenza svizzera delle direttrici e dei direttori cantonali della sanità (CDS) sostiene invece che non c’è la necessità d’imporre un obbligo di mascherina sui mezzi pubblici e all'interno, negli spazi pubblici.
«Dopo un rapido aumento del numero di casi, assistiamo ora a un momento di stagnazione», ha affermato il CDS attraverso un comunicato stampa pubblicato questo pomeriggio.
«Il numero dei ricoveri è certamente aumentato, ma il tasso di occupazione degli ospedali con pazienti affetti da Covid-19 è ancora a un livello sostenibile». Il vero segnale di allarme, secondo l'organizzazione, non è il numero di pazienti Covid, ma la mancanza di personale sanitario.
Più di 5'000 casi al giorno - Con l’arrivo dell’inverno e del freddo i contagi Covid sono tornati a salire esponenzialmente. A livello nazionale, martedì scorso sono stati registrati 37’032 nuovi casi, sommati a 543 nuovi ricoveri.
Diversi esperti del settore hanno chiesto al governo di imporre, il più rapidamente possibile, la reintroduzione delle misure per combattere la diffusione del virus. «Più aspettiamo, più casi avremo», ha affermato Andreas Cerny, specialista ticinese in malattie infettive. Altri paesi, come la Germania e l'Austria, sono già intervenuti.
Tutti possono proteggersi - Secondo il CDS non c'è alcun motivo di farsi prendere dal panico. «Quasi l'intera popolazione ha anticorpi dopo la vaccinazione e/o il recupero», ricorda. Inoltre, CDS ricorda che tutti possono proteggersi dal Covid, anche senza una direttiva ufficiale.
«Le mascherine sono utili in situazioni in cui il rischio di trasmissione è elevato. Ad esempio durante gli assembramenti di persone o sui mezzi pubblici», scrive. E per sottolineare che «chi ha sintomi dovrebbe sottoporsi al test, evitare il contatto con persone particolarmente vulnerabili e indossare la mascherina».